Ha scritto e
rappresentato quattro copioni teatrali, tra cui il super replicato “Cheste so' cose e pazzi”. Poi è arrivato “MERD” (acronimo di Medical Emergency Rapid Diagnosis) un testo che
gli ha dato tante soddisfazioni, ancora di grande attualità, perché racconta quello che generalmente avviene in
un pronto soccorso di un qualsiasi ospedale napoletano. Ci sono episodi e
personaggi reali e altri immaginati. Alcune scene sono da collegare all’ospedale
di Giugliano, dove Ludione lavora come analista di laboratorio. Uno spettacolo
molto impegnativo, poiché si avvale di ben 38 personaggi e 21 interpreti: alcuni
attori, infatti, interpretano più ruoli. Fernando Ludione, 60 anni, tre figli (a
due di loro ha trasmesso l’amore per il teatro), attore, regista teatrale,
autore teatrale: si è cimentato con il teatro da poco più di dieci anni.
Recentemente, lui e sua figlia Silvia, hanno preso parte allo spettacolo “I dolci fanno venì a vista ai cecati”, con la regia di Antonio Ranucci, rappresentato al teatro Alfieri di Marano nell’ambito della
rassegna teatro amatoriale “Il Giullare
d’oro”.
Ludione è una persona
eccezionale anche dal punto di vista umano: è diacono (spesso lo si vede
celebrare la liturgia nella parrocchia San Giacomo) ed è anche impegnato nel
mondo del volontariato. Recentemente ha scritto un’altra commedia: “O’ testamento e zio Felice” che dovrebbe
essere rappresentata al teatro Alfieri.