Ha quasi ottant’anni, ma sul palco si muove con la grinta di un giovanotto.
Parliamo di Raimondo Salvetti, uno dei più grandi comici della sceneggiata
napoletana, degno erede dei vari Lino Crispo, Trottolino, Beniamino Maggio,
Rino Marcelli. Domenica sera, con le sue esilaranti gag canore, ha entusiasmato
il numeroso pubblico del teatro Alfieri di Marano.
“Un Privilegio per noi e per tutto il
nostro pubblico – scrive sul suo profilo facebook Antonio Furiano, uno dei tre
gestori della sala di via Tagliamento, insieme a Fabio Izzo e al maestro Mario
Simeoli - aver assistito stasera ad un
meraviglioso spettacolo ideato e messo in scena da un giovanotto che risponde
al nome di Raimondo Salvetti con accanto due veri artisti istrionici come
Luciano e Massimo Salvetti (suoi figli), più la bravissima Raffaella Accardo e
l'impeccabile Gabriele Officioso. Hanno intrattenuto un pubblico entusiasta e
scrosciante di applausi per oltre 2 ore”.
La serata è stata impreziosita dalla
musica dei maestri Franco Farina e Luigi Fiscale.
“Ma al di là di tutto questo – continua Furiano - sono davvero rimasto colpito ed ammaliato dalla signorilità dei Salvetti che, alla fine della serata, sono passati a salutare uno ad uno tutti gli addetti dello staff del nostro Teatro”.
“Ma al di là di tutto questo – continua Furiano - sono davvero rimasto colpito ed ammaliato dalla signorilità dei Salvetti che, alla fine della serata, sono passati a salutare uno ad uno tutti gli addetti dello staff del nostro Teatro”.