“Il duca Giovanni Battista Pescara e i
reverendo don Paolo Sambuca di Atella s’interessarono ad aprire il 5 ottobre
1788 una casa “Orfanotrofio” a rione Case Cavallo, oggi via Ritiro, per
accogliere, educare e istruire ragazze orfane, povere ed oneste. Più tardi
furono accettate giovanette che si dissero “oblate” (forse perché portavano una
dote) e poi monache”. Così scrive, a pag. 45, nel suo libro “Calvizzano
ieri e oggi, sprazzi di storia”, Luigi Di Maro, maestro elementare
in pensione, con la passione per la storia: abita a Mugnano ma ha insegnato
all’elementare Diaz per diversi anni. L’opuscolo, datato 1988, venne
sponsorizzato dall’amministrazione comunale, retta in quel periodo dalla
buonanima del sindaco socialista Antonio Ruggiero.
L’Istituto, verso la fine del ‘700, non
fu più chiamato orfanotrofio, ma Ritiro e, da ciò, anche la via assunse la
denominazione di via Ritiro. Accanto al Ritiro, nel 1818 fu iniziata la
costruzione, terminata nel 1826, della chiesa dell’Addolorata e di San
Francesco Saverio.
Dal 1922 l’Istituto è retto dalle
benemerite suore Catechiste del Sacro Cuore di Gesù, la cui casa Generalizia è
a Casoria. Essendo un bene ex IPAB (Istituto pubblico di assistenza e
beneficenza), nel 2009, ai tempi di Granata sindaco, in seguito allo
scioglimento di questo Ente avvenuto per legge, i beni (nel caso nostro
l’istituto di via Ritiro, i terreni dove è ubicata isola ecologica, eccetera)
diventarono di proprietà comunale. La scelta politica fu quella di continuare a
farlo gestire dalle suore. Oggi, infatti, è ancora in funzione una scuola
materna ed elementare ed è sempre gestita dalle suore, guidate da tre anni
dall’instancabile suor Antonella, pure lei originaria di Casoria. Le suore
collaborano attivamente con il parroco don Ciro, svolgendo azione catechistica,
animazione liturgica e assistenza spirituale.