Il Piano urbanistico resta ancora chiuso
nei cassetti dell’Ufficio tecnico. Dopo
essere stato per un bel po’ di tempo nelle mani
dei tecnici redattori, era arrivato al Comune e la giunta, nella programmata riunione
di giovedì scorso, doveva prenderne atto con apposita delibera per poi inoltrarlo
agli enti sovraordinati competenti, cioè Città Metropolitama, Autorità di
Bacino e Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali che avrebbero
avuto due mesi di tempo per aprire i faldoni ed esaminare la vasta
documentazione.
Invece, si è di nuovo
arenato l’iter. Dopo la lettera della segretaria comunale Maria Clara
Napolitano, inviata al responsabile dell’Ufficio tecnico, al vicesindaco e alla
Commissione d’accesso, assessori e sindaco facente funzioni hanno voluto
prendersi una pausa di riflessione. Cosa c’è scritto nella missiva? Il
funzionario sostanzialmente consiglia di rivedere il Piano, sulla base del
fatto che la percentuale delle osservazioni
approvate (51 parzialmente e 24 totalmente per un totale di 75) sarebbe
abbastanza elevata in rapporto a quelle arrivate al protocollo e analizzate (176).
Ovviamente vanno aggiunte quelle dei signori Ricciardiello che, per mera
dimenticanza, non erano state inserite nell’elenco delle osservazioni, valutate
dalla giunta il primo settembre 2017. Si tratta di due osservazioni, esaminate
in seguito e respinte dai progettisti del Puc.
Secondo l’opinione del
presidente del Consiglio comunale Antonio Mauriello, tra l’altro ingegnere ed
esperto di questioni urbanistiche, l’iter poteva benissimo proseguire il suo
cammino, poiché c’è il parere positivo di conformità urbanistica sia del capo
dell’Ufficio tecnico che del progettista.