L’opinione di Lia Ricciardiello, poetessa e scrittrice
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Foto vecchio Festival di Napoli |
Il 26 ottobre il
teatro politeama ha aperto i battenti alla manifestazione della terza edizione
del festival di Napoli Nuove Generazioni. La kermesse si è conclusa l’altro ieri
sera (27 ottobre) con la presenza di un giudice d'eccezione: il grande Mogol. I
cantanti in gara sono stati 40 nella prima serata e poi i 16 prescelti in
seconda serata. Tra i premi vi erano tre borse di studio prestigiose per i più meritevoli,
oltre al vincitore in assoluto del festival che vanta un passato glorioso per
la nostra Napoli. Non posso dire di aver provato grosse emozioni nel buio della
sala, mentre ascoltavo le canzoni che si susseguivano a ritmo serrato. Forse mi
sono lasciata fuorviare dai vecchi , tra virgolette, festival cui ho assistito
negli anni addietro. Certamente è da encomiare la voglia di questi giovani di
mettersi in competizione anche se le canzoni sono state un tantino scontate , fatta
eccezione di "duje cor" scritta e cantata dalla nostra compaesana
Alessia Moio ( calvizzanese doc: abita a Marano) che, nell'esibizione, ha tirato fuori la sua
abituale grinta e mostrato le sue eccellenti doti canore. La serata non mi ha
fatto fare salti di gioia anche per problemi fonici che non facevano apprezzare
in toto i testi. A dirla tutta mancava "LA SOLENNITA'" dei passati e
gloriosi festival che non avevano niente da invidiare a quelli di Sanremo; le
mises dei protagonisti lasciavano un poco a desiderare come l'essenzialità delle
scene. La cosa eclatante è che nella serata finale del 27 ottobre non ci sono
stati vincitori, ma non è stata assegnata
alcuna borsa di studio, per decisione di Mogol
il quale ha rimandato il tutto a data da stabilire. C'è stato però il
premio della critica che è andato alla canzone
"2 + 2 fa 3”
cantata da Adelini e Kappa.
Lia Ricciardiello