Calvizzano, nella chiesa San Giacomo pure le cappelle sono belle:nella seconda tappa ci soffermiamo su quella dedicata a San Gennaro

Cappella San Gennaro
Il nostro viaggio continua con la descrizione della cappella dedicata a San Gennaro.   Entrando nella chiesa è la seconda a destra. Venne eretta intorno al 1623 dai Fratelli della dottrina cristiana e intitolata al Crocifisso. Essi provvedevano anche alla celebrazione delle messe. “In detto anno, come scrive lo storico Galiero, acquistarono un’immagine dell’Assunta e la cappella ebbe il nuovo titolo dell’Assunta”.
Nel 1741 la cappella venne intitolata a San Gennaro e fu fornita del quadro che riproduce il martirio del Santo alle falde della Solfatara (decapitato nel 305 dopo Cristo a Pozzuoli). Nel 1916 fu costruita una piccola edicola per collocarvi anche la statua di San Gennaro, donata alla chiesa dal compianto maestro Mons. Galante Gennaro Aspreno, nato a Napoli nel 1843 e morto a San Giorgio a Cremano l’11 giugno 1923 (oltre a essere un presbitero, docente e storico, fece ricerche sul complesso catacombale di San Gennaro, ma non si limitò agli aspetti architettonici e topografici: le estese all’analisi della pittura parietale). Il quadro venne rubato diversi anni fa insieme ad altri dipinti, quando era parroco don Peppino Cerullo che provvide a sporgere denuncia.  Venne trovato, senza l’immagine del Santo, dai carabinieri di Roma: stava in un negozio di antiquariato. Probabilmente era stato smerciato da qualche ricettatore di opere d’arte. Attualmente il dipinto sta appoggiato al muro  del museo parrocchiale. Il posto del quadro trafugato venne occupato da un dipinto raffigurante San Francesco di Paola: prima giaceva in un’altra cappella. Ma di questo ne parleremo in una prossima tappa.   

Quadro ritrovato senza l'immagine di San Gennaro

Edicola dove è collocato la statua

Dipinto raffigurante San Francesco di Paola



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