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Enea, Anchise e Ascanio raffigurati in una scultura di Bernini |
E
Garibaldi? Napoleone? Come vanno considerati?
Enea
è l’eroe troiano e protagonista assoluto del poema epico-mitologico “Eneide”
del grande poeta e filosofo romano Virgilio. Egli, secondo la leggenda fondò
Roma. Enea era figlio di Anchise e di Afrodite, dea della bellezza. Combattè
con valore nella Guerra di Troia contro gli achei. Lo stesso scenario cantato
da Omero nella sua “Iliade”. Enea è il classico esempio mitologico di virtù, coraggio e forza. Le sue origini,
come si conviene a un eroe classico, sono divine. Nelle intenzioni di Virgilio,
Roma era di derivazione divina, come il suo fondatore. La fondazione di Roma, è
per lo più una confluenza di leggende che
sfocia in un unico dettato mitologico. Per la verità, Roma venne
creandosi per effetto dell’urbanizzazione di vari villaggi preesistenti.
Nell’”Eneide” si narra del viaggio rovinoso di Enea lungo tutto il
Mediterraneo, osteggiato dagli dei iracondi e antagonisti in “Conflictusaeternam” con l’eroe troiano.
Enea dopo essere passato per mille peripezie approda sulle coste laziali per
fondare Roma e sposare Lavinia, principessa latina. A noi però interessa un
altro viaggio che ha compiuto Enea: quello nella cultura postuma e dei secoli
successivi. Il mito di Enea non è sempre stato trattato bene. Già dai tempi di
Roma ci fu chi lo denigrò e accusò di empietà. Egli che era considerato una
semi divinità ma, era anche toccato dal dubbio delle oscure vicende della sua
fuga, forse un tradimento? Il disastro di Troia era anche sua responsabilità?
In un’opera d’arte dell’antichità viene raffigurato tra gli achei. Un
traditore? Tra romani e posteri non mancarono chi lo accusò di tutto. Ma,
secondo noi, questo è il destino di ogni supereroe perché hanno sempre una
caratteristica divisiva. La ragione è
contenuta nell’incapacità degli uomini comuni a trovare dentro di loro gli
stimoli giusti per affrontare le battaglie della vita e si affidano a supereroi. Enea ebbe detrattori di ogni
genere, pagani e cristiani, da questi ultimi, considerato addirittura come
satanico! Egli è in buona compagnia: Napoleone Bonaparte, santificato e
idolatrato in patria fu considerato l’anticristo venuto a portare scompiglio in
Europa. Per restare alle nostre vicende di casa, il Risorgimento ci fornisce
una sfilza di Eroi, tutti trattati da un lato come menti eccelse, geni dotati
di ingegno e dall’altra come malfattori e immorali. Garibaldi su tutti.
Santificato dalla storia e all’estero, è divenuto quasi un mito eppure c’è chi,
al Sud come nel nord dell’Italia lo considera un malandrino e un affarista che
ha compiuto azioni piratesche. Enea, essendo un figlio diretto della “Bellezza”
ed essendo un esempio di forza e valore, suscita addirittura l’invidia e la
rabbia di alcuni dei che lo perseguitano implacabilmente. Crediamo che ognuno
di noi abbia bisogno di eroi da adorare o da falcidiare sotto i colpi di accuse
e calunnie senza riguardo. È tutta una questione di prospettiva. Per
concludere: chi ha ragione? Crediamo che la ragione sia di quelle persone che,
pur criticando un soggetto, non lo privi mai della
dignità e della possibilità di riscattarsi dalle accuse.
Enzo Salatiello