“Paisà, arapite l’uocchie!”
La morte del sindaco Salatiello. Le
riflessioni di Gennaro GB Ricciardiello
L’aquila reale ha
improvvisamente e inaspettatamente lasciato vuoto il nido, l’evento è stato
come un cambio di stagione che ha svegliato dal letargo strani e mostruosi
volatili, un incrocio fra un cuculo e un avvoltoio, ma che confermano anche la
teoria secondo la quale gli uccelli discendono dai rettili, infatti è
chiaramente dal camaleonte che queste strane creature hanno ereditato la
capacità di cambiare colore a seconda dell’ambiente circostante. Su piazza
Umberto I°, già ho visto svolazzare numerosi questi ibridi, mentre ancora non è
completamente sfumato nell’aria l’odore acre delle piume dell’aquila. Man mano
si intensificheranno i rituali di accoppiamento, sono creature tutt’altro che
monogame: difatti il tradimento e la cornificazione reciproca sta alla base del
loro sistema di sopravvivenza. Non hanno un sesso ben definito, essendo per lo
più ermafroditi, disposti, pur di riprodursi, talvolta ad essere dominante, ma,
all’occorrenza, ad essere il soggetto passivo e non solo della coppia, ma anche
del trio o qualsivoglia moltiplicazione, non disdegnano infatti i rituali
orgiastici. Questi strani animali, quando sono nella stagione degli amori, sono
soggetti a cambiamenti di umore, quindi li vedrete avvicinarvi con
manifestazioni di affetto a cui di solito non vi hanno abituato: diventano
docili e sorridenti, propensi alla disponibilità più assoluta e, di questo, ne
sono testimoni i titolari dei bar che vedono crescere il loro fatturato per il
numero maggiore di caffè offerti. Ma non fatevi ingannare, perché sono
tutt’altro che innocui, infatti sono carnivori e voraci…. Molto voraci! Paisà,
arapite l’uocchie!!!!