Armando Poggi |
Sono
certo che ti ricorderai di me. Spero stia bene e così anche della tua famiglia.
L’esperienza del 1993 ci portò a riflettere sul fatto che la sinistra ha sempre
avuto bisogno di qualcuno appartenente a un diverso mondo, per potersi realizzarsi,
ma questa, è un’altra storia. Parliamo di cattolici del dissenso. Mi spiace non
aver conosciuto una personalità bruciata dal sacro fuoco del dubbio come Giovanni Franzoni ma, conoscendo te, so
che parliamo di uomini eccezionali, dalla tempra morale e spirituale
indomabili. Tuttavia il dissenso e il Cattolicesimo costituiscono un ossimoro
che diviene esso stesso dogma. Secondo me, nessuno può tecnicamente parlare di
“dissenso” ed essere cattolico, dove per cattolico si intende anche un semplice
fedele. Quindi dalle più alte gerarchie, al più umile degli osservanti, non vi
è spazio alcuno per un’azione di dissenso nei confronti della struttura
portante cattolica: la Chiesa. Per il semplice fatto che, anche una parte
importante delle direttive comportamentali emanate da Roma, erano esse stesse
in aperto contrasto con l’insegnamento di Cristo. Egli non disse mai “non
sposatevi”, non parlò mai di uomini votati e consacrati a una vita senza una
famiglia o una compagna. Ma questo non impedì a un potere granitico di
esercitare la sua azione che nei secoli arriva fino a noi, incurante delle
contraddizioni aperte e visibili col Cristo. Dai ritrovamenti di NagHammadi,
nel 1945, addirittura troviamo i segni, non sempre misteriosi di un aperto contrasto
in termini di molta dell’ortodossia cattolica. Il cattolicesimo, infatti,
nacque a Nicea, nel 325 e non sulla croce. Dalla morte del Cristo al Concilio di
Nicea i seguaci di Gesù furono liberi nella loro azione ma, perfettamente
aderenti agli insegnamenti del Maestro ebreo, perché, non ce lo dimentichiamo,
Gesù, visse e morì da tale. Quindi opporsi al cattolicesimo, non soltanto,
contestando i suoi dogmi, parecchi, secolarizzati, come il celibato dei preti,
altri ancora più incomprensibili e oscuri contestati del grande Giordano Bruno,
significa opporsi a una Teologia umanizzata e secolarizzata da uomini che non
conobbero, Gesù, che non vissero il mistero della sua vita, essi, non fecero
altro che mettere ordine sociale e politico nell’Impero messo in pericolo da
questi nuovi adoratori di una nuova Religione (Costantino). Molte delle vicende e delle scelte storiche
della Chiesa, hanno guastato e deviato il cammino iniziale dei fedeli, non dei
padri carismatici, non dei Paolo o degli Agostino, dottori magistrali del clero
che gettarono le basi per una dura e inflessibile incastellatura
dell’ortodossia e della liturgia cattoliche. Per esempio i Catari, che
osservavano il culto esclusivamente attraverso la visione escatologica del
Cristo così come lo avevano conosciuto e ascoltato. La “Gnosi”, la Conoscenza,
era ed è veleno puro per chi, amministra i destini di un miliardo di cattolici
con la leva del potere.Ma anche gli esseni, che vivevano in ascesi tra i monti
della Terra Santa. La parola stessa “Cattolicesimo” chiude ogni porta a
qualsiasi dissenso, perché è in essa stessa la chiusura ad ogni confronto:
“Universale”. Come si può approcciare qualsiasi discussione critica verso una
disciplina che di autodefinisce “Universale?” È come se dicessimo: io non sono
d’accordo col teorema di Pitagora, non ne approvo né i risultati, né il
procedimento! Un non senso. Anche il moto della Terra ha un funzionamento
basato su condizioni relative! Immaginiamoci concetti approvati e imposti da un
imperatore con la forza del potere. Chi si definisce “Infallibile” non può costruire
altro che una casta chiusa ad ogni dialogo e risultare in nessun modo un interlocutore.
Perciò, Poalo VI o chi per esso, non saranno mai interlocutori, essi, sono
monarchi che presiedono un potere dogmatico. Io credo carissimo Armando, che
per dissentire dalla Chiesa, anche e non solo su certe questioni di varie
entità, bisogna non essere cattolici ma, cristiani, di quel primo
cristianesimo. Perché dovremmo basarci solo su quattro dei Vangeli scelti da un
vertice politico e di stato? Ve ne sono di svariati, e noi tutti li abbiamo
studiati e tu saprai che vi sono là contenuti non alternativi ma, complementari
alla vita e all’insegnamento di Gesù. Ti abbraccio e ti auguro serenità.
Grazie
al blog per la bella opportunità che mi ha dato di partecipare a dialoghi così
importanti.
Enzo Salatiello