Calvizzano, ritardi infiniti dell’isola ecologica: potrebbe slittare ulteriormente l’apertura prevista per il primo novembre 2017
Dovrà fare i salti mortali l’ing. Renato
Cristiano per consegnare al Comune la variante urbanistica, occorrente per
l’apertura dell’isola ecologica, entro i tempi prefissati dall’amministrazione,
cioè il primo novembre 2017. Il contratto firmato agli inizi di luglio, infatti,
prevede che il professionista (tra l’altro redattore del piano urbanistico) “è obbligato a ultimare l’oggetto della prestazione
professionale non oltre mesi 6 dalla stipula della convenzione, salvo
impedimenti, non dipendenti da fatti e comportamenti imputabili al
all’incaricato”.
Fino a gennaio 2018, dunque, non gli si
potrà imputare alcun ritardo, per cui è probabile che l’inaugurazione del
centro raccolta slitti a poco prima le elezioni amministrative. Per tale prestazione, il professionista
percepirà 15mila euro oltre iva e cassa
professionale. La variante urbanistica occorre perché la piattaforma ecologica
è stata concepita in un’area agricola del vigente piano regolatore, anziché in
una zona F, cioè destinata ad attrezzature pubbliche. Viene spontaneo chiedersi
come mai all’ufficio tecnico non se ne sono accorti prima? Durante
l’amministrazione Salatiello, in meno di
un anno, per lavori finalizzati all’apertura dell’isola ecologica sono stati
spesi circa 38mila500 euro, ai quali,
se abbiamo fatto bene i conti, andrebbe aggiunto l’onorario del professionista.
Eppure al Comune avevano dato per certa l’apertura della piattaforma ecologica
di via San Pietro al primo luglio 2015, data
slittata ben altre quattro volte: primo luglio 2016, 3 ottobre
2016, primo febbraio 2017, dulcis in fundo primo novembre 2017. Parliamo di
un’opera concepita ai tempi dell’ex sindaco Granata che riuscì a captare un
finanziamento regionale, grazie anche all’elevata percentuale di raccolta
differenziata raggiunta, di 279mila105 euro: i lavori iniziarono nel 2010 e
vennero ultimati l’8 settembre dello stesso anno, il collaudo reca la data
dell’ 6 aprile 2011. Adesso, se tutto filerà liscio, aprirà al pubblico a
distanza di 7 anni dalla posa della prima pietra.