Dal
palco tripudio al sindaco
Lunedì sera si è conclusa la quarta edizione de “Il
Villaggio di Dio”, la nota kermesse estiva di luglio che coinvolge oltre 1200
persone, tra bimbi, ragazzi, giovani e meno giovani, in un contesto sano e
festoso. Per motivi logistici, non abbiamo potuto documentare l’ultimo spezzone
di un evento tanto atteso, ormai entrato di diritto nella storia della città.
Le persone da noi interpellate ci hanno riferito che è stata una gran bella
serata, all’insegna della buona musica (emozionante l’esibizione del cantante
calvizzanese Emmanuel) e del divertimento con il super collaudato duo
cabarettistico composto da Gigi e Ross ex autentici mattatori del programma televisivo “Made in Sud”.
Il Comune, per la buona riuscita dell’evento, ha
sborsato oltre 50mila euro, di cui
circa 40mila euro per
l’allestimento, 5mila euro per la
pulizia dell’appezzamento di terreno adibito a parcheggio, adiacente l’area di
svolgimento dell’oratorio estivo, curato dalla Progress, 2mila560 euro oltre iva per il servizio di guardiania affidato
alla Ferrara Security, e tot. euro
(aspettiamo la pubblicazione all’albo pretorio della determina per conoscere la
cifra esatta) per gli spuntini ai partecipanti (servizio affidato alla SMR, la
ditta che ha curato finora anche la refezione scolastica). Adesso il dibattito.
Ne è valsa la pena spendere tutti questi soldi? Si poteva trovare una via di
mezzo, come si faceva ai tempi dell’ex sindaco Granata, quando la kermesse
veniva garantita lo stesso a circa 500 tra ragazzi e volontari (meno della metà
di quelli attuali), ma l’amministrazione impegnava solo 10mila euro? Premesso che l’oratorio estivo resta
un vanto per la nostra città, poiché a Calvizzano non era mai accaduto che
venisse impiantato in un’area del paese un vero e proprio villaggio estivo,
dando a più di 1.500 ragazzi (compresi gli animatori) la possibilità di
trascorrere un mese all’insegna del divertimento, dello sport, della
creatività, dei valori religiosi e della socializzazione. Considerata, senza
ombra di dubbio, la positività dell’evento (forse unico in tutta Napoli e
provincia di queste dimensioni), sorge spontanea la domanda: è giusto impegnare
cifre così elevate, quando poi ci sono problemi prioritari che attendono da
anni una soluzione? La parola ai lettori.