In
molti lo vedrebbero bene nella veste di sindaco di Marano sia per le sue
competenze amministrative e comunicative (ha sempre avuto un ottimo rapporto
con la stampa) che per le sue capacità diplomatiche di democristiano nostalgico,
come lui stesso si definì in una delle tante interviste concesse al periodico
l’attesa . Per candidarsi, però, dovrebbe pure lui andar via da Marano: ha cercato
di farlo in più occasioni, producendo diverse domande presso enti più
prestigiosi senza mai riuscirci
“Migliorare professionalmente – dichiarò De Biase
a Teleclubitalia, diversi mesi fa – ritengo possa rientrare nelle legittime
aspirazioni di qualsiasi professionista, specie in chi come me ha dovuto
lottare e superare contrasti più disparati per raggiungere posizioni di vertice
e di prestigio. Sono iscritto sia nell’elenco regionale degli idonei all’incarico
di direttore generale di aziende sanitarie ed enti del servizio sanitario
regionale, sia all’albo dei direttori generali per il turismo e il commercio.
In entrambi gli elenchi figuro tra i primi sessanta. Certo, nella mia vita
professionale non sono mancati incidenti di percorso, ma ne sono sempre uscito
a testa alta. Ho subito due procedimenti disciplinari, entrambi archiviati;
sono stato coinvolto in un procedimento, a mio avviso poco chiaro, davanti alla
Corte dei Conti insieme ad altri amministratori per una richiesta di
risarcimento danni complessivi di 580mila euro e assolto per improcedibilità,
il che avvalora le mie parole (“poco chiaro”), perciò chi vuole intendere,
intenda”.
De
Biase fu assunto al Comune di Marano il 3 febbraio 1988 con la qualifica di
ufficiale amministrativo. Grazie alle sue capacità professionali è riuscito a
far carriera fino a diventare dirigente a tempo indeterminato. Nel ‘91 vinse il
concorso esterno a vice segretario, gestito dalla triade commissariale
(Malvano- Basilone- Canale), chiamata a governare la città in seguito al primo
scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni malavitose. Dal 2004 al 2010 ha ricoperto il ruolo di dirigente a
tempo determinato, poi quello di dirigente a tempo indeterminato
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Nel 1997 ebbe forti contrasti con l'ex sindaco Bertini sulla refezione scolastica |
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Nel 2002 fu esautorato da Bertini dalla carica di vice-segretario comunale, ma, dopo un anno, l'ex sindaco lo fece ritornare al suo posto |
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Per De Biase, nel 2007, ai tempi di Perrotta sindaco, ci fu uno scontro tra Ds e Margherita |
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Il sindacalista Paparozzi attaccò De Biase dicendo che voleva fare il sindaco |
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Ma il dirigente fu difeso a spada tratta da altri sindacalisti |
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Intervistato dall'attesa nel 2010 |
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Intervista rilasciata sempre all'attesa a marzo 2011 |
Luigi
De Biase conosce vita, morte, miracoli e "segreti" di sindaci e amministratori
che si sono succeduti nell’ultimo trentennio. Per divergenze di vedute, ha litigato
quasi con tutti i Primi cittadini degli ultimi vent’anni: con Angelo Liccardo
ci fu uno scontro al calor bianco che stava addirittura degenerando al limite
della colluttazione. Alla fine, sulla differenza di vedute di carattere
amministrativo gestionale, ha avuto quasi sempre ragione lui, e si sono anche avverate le sue “profezie”
La
storia siamo noi: tra “IdeaCittà e “L’attesa”, 30 anni di sano giornalismo al
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