Questo è il sesto
commissariamento che è costretto a subire la città negli ultimi venticinque anni:
tre per infiltrazioni camorristiche. Il primo avvenne a settembre 1991: quando era sindaco il democristiano Carlo Di Lanno,
il ministro dell’Interno, Vincenzo Scotti, firmò il decreto di scioglimento per
collusione con la camorra. Si insediò una triade commissariale: Roberto Amato,
Ugo Del Matto, Giuseppe Canale.
Dopo appena tre settimane, Del
Matto gettò la spugna, per motivi di salute; venne sostituito dall’ing. Enrico
Della Gatta, il quale si dimise dopo circa nove mesi. Dopo un anno, si dimise
pure Amato; per un clima decisamente arroventato, fu mandato a Marano l’ex
questore, Franco Malvano, che fu affiancato dai due sub commissari Luigi
Armogida e Paola Basilone (napoletana di 63 anni, oggi Prefetto di Roma);
successivamente si sentì l’esigenza di un supervisore per l’ufficio tecnico: fu
nominato l’ing. Enrico Piramide. Della prima triade, Canale fu l’unico
commissario che riuscì a resistere e a onorare fino alla fine il suo mandato.
Si ritornò al voto nel 1993,
con la vittoria di Mauro Bertini. Il secondo commissariamento fu decretato a marzo 1996 per bocciatura del bilancio
di previsione: sette consiglieri (tra cui Perrotta e Claudio Eusebio)
dell’allora Pds, all’epoca alleati di Bertini, votarono contro l’importante
strumento contabile. Con decreto del Prefetto del 25 marzo, si insediarono un
commissario, Giovanni Cirillo e due sub-commissari: Raffaella Moscarella e
Gianfranco D’Angelo. La città ritornò al voto nell’autunno 1996: rivinse
Bertini. Il terzo commissariamento avvenne a settembre 2004: il
Comune fu sciolto per infiltrazioni camorristiche.
I tre commissari, Gaetano
Piccolella, Maria Gabriella Pazzanese, Francesco Ricciardi, durarono appena tre
mesi, poiché il Comune vinse il ricorso al Tar, e ritornò in sella Bertini. Il 18 aprile 2012, invece, si insediò il
commissario straordinario, Gabriella Tramonti, in seguito alle dimissioni di
Mario Cavallo, il quale gettò la spugna dopo circa un anno dal suo insediamento
sulla poltrona di Primo cittadino. Tramonti, che si affiancò di un solo
sub-commissario (il prefetto Raffaella Moscarella che ritornò in Marano dopo sedici anni), rimase a Marano fino
all’insediamento di Angelo Liccardo che avvenne il 13 giugno 2013. Il 26
maggio 2016 arrivò al Comune il commissario prefettizio Franca Fico, per
sostituire il sindaco Angelo
Liccardo, che rassegnò le dimissioni due settimane prima, dopo aver
constatato la mancanza di una maggioranza in consiglio comunale. Adesso
dovrebbe insediarsi una triade commissariale che resterebbe in carica 18 mesi,
prorogabili.