Sono
circa 15 giorni che buona parte di viale della Repubblica, la strada che dall’incrocio
di Calvizzano conduce a Marano, è al buio per guasto all’illuminazione
pubblica. Per fortuna un po’ di luce proviene dai led e dalle lampadine di
Natale, collocati su balconi, palazzi e negozi. Da indiscrezioni trapelate,
pare che il guasto sia più serio del previsto, da relazionare alla vetustà
dell’impianto di pubblica illuminazione, risalente a oltre trent’anni fa. Il cavo
usurato si troverebbe a una certa profondità, per cui bisogna scavare diversi
metri per tirarlo fuori e ripararlo. Questo, a nostro avviso, non giustificherebbe
la durata del ritardo. Intanto, l’avvocato Salvatore Nasti, presidente
dell’Unione Consumatori
Marano-Calvizzano, con sede proprio in viale della Repubblica, alcuni
giorni fa ha provveduto a inviare al Comune una lettera (posta elettronica
certificata) di costituzione in mora, indirizzata al sindaco di Calvizzano, al dirigente
dell’ufficio tecnico. Ecco il testo.
“L’intestata associazione ha ricevuto
numerose segnalazioni da parte di cittadini Calvizzanesi che lamentano la
oramai assente illuminazione pubblica e la mancanza di accensione dei lampioni
pubblici da oltre dieci giorni.
Tale situazione comporta l’interruzione di un servizio
pubblico e pericolo per le persone che transitano a piedi nonché la possibilità
di atti delinquenziali.
Ciò posto si invitano le S.V. ad intervenire in immediato
per la risoluzione della problematiche ed ad indire un tavolo pubblico al fine
di emanare tutti i provvedimenti di legge.
Nel contempo si fa presente quanto segue in tema di
servizi pubblici essenziali.
Ai sensi di quanto disposto dall’art.9, comma 2, del D.
Lgs. 28 agosto 1997, n. 281 ed alle prescrizioni di cui all’art.8 del D.L.
n.1/2012, sulle linee guida relative ai criteri da applicare per la
individuazione dei principi e degli elementi minimi da inserire nei contratti
di servizio e nelle carte di qualità dei servizi pubblici locali, con
particolare riferimento al ruolo ed al coinvolgimento delle Associazioni dei
consumatori, di cui all’art. 2, comma 461, della legge 24 dicembre 2007, n.
244, si invita formalmente la S.V. ad inviare comunicazioni in merito ai
contratti di servizio sottoscritti ed alle carte di qualità dei servizi
pubblici locali adottate da codesta Amministrazione comunale.
In buona sostanza, si chiede di comunicare a questa sede,
entro trenta giorni dal ricevimento della presente (legge 241/1990) le
tipologie dei contratti di servizio che, eventualmente, sono stati sottoscritti
da codesta Amministrazione con Organismi esterni – gestori dei servizi pubblici
e se gli stessi atti, unitamente alle carte di qualità relative ai servizi
erogati direttamente dal Comune, siano stati redatti secondo quanto disposto
dalle citate normative includendo, negli stessi documenti, gli obblighi che gli
enti locali sono tenuti ad osservare a tutela dei consumatori – utenti.
Non nuoce ricordare, nella circostanza, che la mancata
definizione e adozione degli standard di qualità, nonché il loro mancato
rispetto nell’ambito della erogazione dei servizi, possono esporre
l’Amministrazione all’esperimento dei rimedi previsti dalla legge a fronte
dell’inadempimento della pubblica Amministrazione e integrare la fattispecie di
cui agli artt. 1, 2 e 2/bis, della legge 7 agosto 1990, n. 241, così come
modificata dall’art.7 della legge 18 giugno 2009, n. 69.
Si fa presente, infine, che l’Unione Nazionale
Consumatori è la prima Associazione in Italia, è legalmente riconosciuta dal
Codice del Consumo, è componente del C.N.C.U. (Consiglio Nazionale
Consumatori Utenti) presso il Ministero dello Sviluppo Economico, è iscritta
all’Albo delle Associazioni dei consumatori presso la Regione Campania e tra le
finalità statutarie rientrano, in maniera esclusiva, la tutela e la
rappresentanza dei consumatori e degli utenti”.