La Chiesa di Calvizzano tra le più belle della provincia di Napoli

Soffitto decorato dal noto pittore il Domenichino. la tela al centro è opera di Andrea Malinconico: rappresenta l'Assunzione della Vergine

All’interno ci sono tele dei grandi pittori Domenico Vaccaro e Domenico Zampieri detto il Domenichino. Il soffitto ligneo dorato, come riportato da Wikipedia,  presenta al suo centro una rappresentazione dell'Assunzione di Maria, opera eseguita nel 1676 dall'artista Andrea Malinconico, Negli angoli del soffitto vi è la rappresentazione dello stemma dei Visconti, consistente in una vipera tortuosa che ingoia un bambino. Le due entrate laterali, con ballatoi e parapetti in piperno furono creati nel 1605


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Trecento anni fa, all’inizio del secolo XVIII, si avviava per l’Europa un lungo periodo di annate favorevoli in agricoltura. Nell’Europa del Nord e nell’Europa Centrale i capitali accumulati venivano reinvestiti in commerci e industrie, cresceva così il potere economico dell’Europa nel mondo. Nei paesi mediterranei (Spagna, Italia, Impero Ottomano), più che investire si spendeva per costruire bei palazzi, belle ville, maestosi giardini.
La successione di annate favorevoli nelle campagne, che rappresentavano quasi l’unica risorsa, erano un’insolita fortuna. I signori napoletani proprietari di tante terre sparse per l’Italia meridionale, si ritrovarono tra le mani notevoli ricchezze, quasi senza sapere come si erano formate e senza sapere più come spenderle, tra feste, giochi, servitù numerose, dimore fastose, costosi esperimenti di bonifica, palazzi e ville.
“I signori napoletani passavano tra i più ricchi d’Europa e i Pignatelli, i Maddaloni e gli altri era paragonati ai Lichtenstein, ai Lobkowitz…” sottolinea Benedetto croce nella sua Storia del Regno di Napoli (Bari 1925). Anche Giugliano, nella fertile Campania Felix viveva periodi relativamente più prosperi che in passato. Non sapendo chi ringraziare, gli abitanti costruivano chiese e abbellivano altari in onore del Signore e dei Santi. A Giugliano chiamarono Domenico Antonio Vaccaro per abbellire e ampliare la chiesa e l’ospedale della Santissima Annunziata e la chiesa di Santa Sofia e per progettare e costruire la chiesa della Purità. A Calvizzano fecero ampliare e abbellire la chiesa madre dedicata alla Madonna delle Grazie.
Nelle chiese di Calvizzano e di Giugliano, Domenico Vaccaro ha completato lavori già iniziati o rifatto decorazioni e spazi liturgici. A Calvizzano ha aggiunto una cupola sul presbiterio e la chiesa è diventata meravigliosa.
Uno degli aspetti più interessanti dell’architettura di Domenico Vaccaro è la sua attenzione e la sua passione per l’architettura gotica, forse più che in Ferdinando Sanfelice suo coetaneo. Vaccaro forse colpisce più per la stesura di superfici pacate e ben illuminate, ma è proprio la necessità di lasciare che la luce si spanda anche nelle zone staticamente più delicate come all’imposta delle cupole che lo porta a studiare il gotico. Vaccaro riesce con i suoi schemi a liberare l’imposta della cupola da ogni materiale portante per fare spazio alle sue finestre, larghe e alte. Così la luce inonda l’intradosso della calotta e tutta la chiesa. Ma nella chiesa della Madonna delle Grazie di Calvizzano  lavorò anche il grande pittore napoletano Andrea Malinconico: dipinse nel 1676 (il lavoro iniziò il 4 settembre), sotto il soffitto della chiesa, l’Assunzione della Vergine. Per quel lavoro ricevette un acconto di 50 ducati da “Juorio et Gioseppe Visconte Maestri della Chiesa”. In questa opera, risaltano con particolare evidenza i richiami a Massimo Stanzione (maestro di Malinconico) e Guarino.   


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