Calvizzano. Morte ex assessore Cristofaro Agliata, rinvio a giudizio per 13 medici: lo decide il gup





Entro oggi si saprà se verrà celebrato il processo nei confronti di 13 medici indagati per omicidio colposo, in seguito al decesso dell’ex assessore del Comune di Calvizzano Cristofaro Agliata. Stamani, presso il tribunale di Avellino, si svolge l’udienza preliminare in camera di consiglio (senza la presenza del pubblico) fissata dal giudice per le indagini preliminari dottor Vincenzo Landolfi. Il gup (giudice dell’udienza preliminare) dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Avellino. Se verrà accolta si andrà a processo, al contrario emetterà sentenza di non luogo a procedere. Qualora il giudice ritenga di non poter decidere allo stato degli atti perché considera incomplete le indagini preliminari, pronuncia ordinanza con la quale indica al Pubblico ministero ulteriori indagini, fissando il termine per il loro compimento e la data della nuova udienza preliminare. Quest’ultima opzione si verifica raramente come ci ha chiarito Alessandra Paolone,  giovane penalista calvizzanese, che già vanta un curriculum di tutto rispetto.
In camera di consiglio sarà presente, per conto del Comune che si è costituito parte civile, anche l’avvocato giuglianese Gianfranco Mallardo (ex presidente Aiga, acronimo di associazione italiana giovani avvocati) per chiedere che i presunti responsabili del reato contestato “siano condannati alla pena di giustizia e al risarcimento di tutti i danni morali e materiali”.
“La decisione di costituirci parte civile – chiarisce il sindaco Giuseppe Salatiello – è scaturita da una mia proposta alla quale hanno subito aderito gli altri componenti della giunta. Il decesso dell’amico fraterno Agliata ha comportato per l’amministrazione comunale un danno morale, per la perdita di esperienza professionale e politica, ma anche un rilevante danno materiale, poiché, da assessore, era impegnato in prima persona nella conduzione di importanti progetti per la città”.
Ricordiamo il decesso del noto politico locale avvenne la notte tra il 24 e 25 marzo 2014  presso l’ospedale “Sant’Ottone Frangipane” di Ariano Irpino, dove fu trasportato d’urgenza in seguito a complicanze post operatorie. Alcuni giorni prima era stato sottoposto a un intervento di chirurgia nella clinica Santa Rita di Atripalda in provincia di Avellino. Le indagini sulle cause del decesso si sono concluse con la richiesta di rinvio a giudizio per il reato di omicidio colposo, emessa dal Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino nei confronti di 13 medici.
Agliata era un dipendente modello della Banca Nazionale del Lavoro; un politico impegnato che, nelle funzioni di assessore, ma anche di consigliere comunale, non ha mai fatto mancare il suo apporto allo sviluppo della città in tutti i sensi, ottenendo risultati egregi sia durante l’amministrazione Granata che in quelle Salatiello, dove è stato più volte assessore e anche vicesindaco. Era molto attivo anche nel sociale (da oltre vent’anni a fianco di Telethon), ma soprattutto un cattolico militante, molto vicino alla Caritas. Il museo parrocchiale è dedicato alla sua memoria. Amava l’arte e la ricerca storiografica: aveva raccolto una pila di documenti e di appunti ed era intenzionato a scrivere un libro sulla storia amministrativa di Calvizzano, nel quale dovevano essere riproposti anche aneddoti curiosi del passato e annoverate tradizioni locali ormai perse. Cristofaro Agliata, nonostante gli innumerevoli impegni, aveva anche trovato il tempo per laurearsi in legge.
“Era un uomo generoso, senza cattiveria – aggiunge Giovanni un suo amico fraterno -   sempre disponibile a rispondere con grande competenza alle domande dei cittadini, anche le più difficoltose. Le cose le diceva in faccia, senza peli sulla lingua: anche in questo era molto genuino”.

Il consiglio comunale, il 2 aprile 2015, gli ha dedicato l’aula consiliare.

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