Approvato in giunta il progetto esecutivo per la
messa a norma del Centro raccolta di via Fosse Ardeatine, in località San
Pietro. E’ stato redatto dal personale dell’Ufficio tecnico. Ora bisognerà
appaltare i lavori di sistemazione che mirano a facilitare la fruibilità
dell’impianto da parte della cittadinanza. Sarà, dunque, come è scritto (in
chicchinese, direbbe il noto attore Biagio Izzo) nel corpo della delibera di
giunta, “ampliata la piazzolla di sosta soprelevata, accessibile alle
autovetture degli utenti attraverso le rampe poste sui lati est ed ovest
dell’attrezzatura, per consentire la sosta dei veicoli in adiacenza al
containers di raccolta; riconfigurati gli alloggiamenti dei containers
conferendo loro la cosiddetta distribuzione a pettine per facilitarne il traino
e la movimentazione”. A voi l’interpretazione.
Per tale operazione, sono stati impegnati 44mila486,62 euro, di cui 39mila720,20
euro per lavori e la restante parte da utilizzare per oneri della sicurezza,
iva e spese tecniche.
Trattandosi, dunque, di una cifra di appalto lavori,
inferiore ai 40mila euro, la gara può essere espletata anche dal Comune e non
dall’Asmel (Centrale appaltante alla quale ha aderito Calvizzano) e anche
mediante procedura negoziata, cioè con invito perlomeno a cinque operatori
iscritti nell’elenco delle ditte di fiducia dell’amministrazione, aggiornato il
31 maggio scorso. Ma dopo questi lavori, il Centro raccolta sarà davvero a
norma, visto che la strada per accedervi è ancora un sentiero di campagna?
Adesso una nostra osservazione. Il progetto
esecutivo della messa a norma del Centro raccolta è stato approvato in giunta
il 21 aprile scorso, ma è stato pubblicato all’albo pretorio online a distanza
di due mesi. Come mai è trascorso tutto questo tempo? Sembra una domanda
banale, invece, a nostro avviso, è di estrema importanza, in quanto serve a far
riflettere coloro che intendano comprendere, in maniera introspettiva, come
viene gestito sia sotto l’aspetto politico-amministrativo che gestionale il
Comune.