Fratelli d’Italia, che fine avete fatto? L’anno scorso, di questi tempi, avevate raggiunto il record dei manifesti affissi: 11 in 6 mesi
Ecco l’articolo del 28
giugno 2015: lo riproponiamo
Undicesimo manifesto di Fratelli d’Italia per gridare “Vergogna”
all’amministrazione Salatiello per le cose promesse in campagna elettorale e
non mantenute. Messo in evidenza il punto 7 del libricino dei sogni, come lo
definiscono gli ex alleanzini locali, nel quale si dava per certa la
metanizzazione di via San Pietro, di Via Case Sparse e dell’ex via
Palmentata (la zona ai confini con la chiesa di Santa Rita) per un totale di 7
chilometri di rete e che invece resta ancora un miraggio per le diverse
centinaia di famiglie che vivono da quelle parti. Poi l’attenzione si è
spostata sulla mancata apertura della villa comunale di via Pietro Nenni, dove
i lavori si sono fermati già da diverso tempo e non è stata più bandita alcuna
gara d’appalto. Il manifesto chiude addirittura con i complimenti (naturalmente
in chiave ironica) a Salatiello e company per l’allestimento del mercatino
rionale che, tra bagni chimici in affitto e i soliti lavori affidati
all’Idro-tech, finora è costato ai contribuenti circa 50mila euro.
Cosa aggiungere. Meno male che in una città appiattita sotto tutti i punti
di vista ci siano ancora persone che, pur rimettendoci di tasca propria,
riescono ad alimentare il dibattito politico, ormai morto da diverso tempo.
Egregio signor Ciro Lattero, questi signori andrebbero elogiati e non
stigmatizzati come fa lei, solo perché intitolano i loro manifesti “Per Onor
Del Vero” e non “Ad Onor del Vero”. In queste cose conta più la sostanza che la
letteratura. Se poi dopo tutto questo lavoro i seguaci della Meloni prendono
150 preferenze alle elezioni (come qualche commentatore ha fatto notare) certamente
non è colpa loro, ma di chi da sempre preferisce il voto nepotistico e
clientelare a quello di opinione e di chi continua a credere alle solite
bugiarde promesse.