Ottobre 2010, durante
la consiliatura Granata, nell’aula consiliare ci fu un duro scontro verbale tra
Giuseppe Salatiello (all’epoca presidente del Consiglio comunale) e Antonio
Sequino (padre del consigliere comunale di minoranza Biagio). Scontro che finì
in querela, della quale, però, si sarebbero perse le tracce. Ve lo
riproponiamo.
“Violento scontro
verbale tra il presidente del consiglio comunale Giuseppe Salatiello e il
consigliere comunale del gruppo Calvizzano futura, Antonio Sequino. Teatro
della scaramuccia l’aula consiliare, dove i due se le sono cantate di santa
ragione”. Così iniziammo l’articolo, riportato sul nostro blog.
Si stava discutendo di spazzamento delle
strade comunali. Sequino stava chiarendo i motivi che avrebbero spinto il suo
gruppo a propendere per la scelta di un servizio pubblico al posto di quello
privato (come veniva gestito in quel periodo e continua a esserlo oggi). Ad un
certo punto fu interrotto bruscamente da Salatiello che, dimenticando,
probabilmente, il suo ruolo istituzionale, come gli fece anche notare l’ex
sindaco Pirozzi, con un tono di voce altissimo e arrabbiato, chiese a Sequino
di evidenziare bene e non a chiacchiere la convenienza per il Comune.
“Presidente, ma perché si sta scaldando
così tanto – replicò Sequino ad alta voce – Per caso la ditta che gestisce lo
spazzamento è sua?”.
Apriti cielo. La reazione di Salatiello
fu molto veemente: “Invito il maresciallo dei carabinieri presente in aula –
gridò – a prendere atto delle parole di Sequino, poiché andrò subito a
denunciarlo”.
Poi, rivolgendosi ancora verso Sequino
lo invitò a chiarire, piuttosto, dove e da chi avesse acquistato i terreni “che
sono andati nel Puc”.
Ancora oggi, tra Salatiello e l’ex consigliere comunale non correrebbe buon
sangue. La miccia del risentimento si accese, probabilmente, quando il sindaco dell’epoca
Granata revocò la delega di assessore all’Ambiente a Sequino, in seguito alle
pressioni esercitate dallo stesso Salatiello.