Nella graduatoria regionale dei progetti
ammessi al Servizio civile 2016, Calvizzano figura ben quattro volte: sia con i
due presentati dal Comune che con i due presentati dall’associazione onlus
Rinascita calvizzanese, fondata dal consigliere comunale di minoranza Biagio
Sequino e presieduta dal giovane calvizzanese Biagio Coppola, studente
universitario. Per quanto concerne i due del Comune, il primo, “Città attiva”,
che impegna 14 volontari, figura al 102esimo posto della graduatoria; il
secondo, “Ambientiamoci”, si è piazzato al 180esimo posto ed impegna pure 14
volontari. I due di Rinascita calvizzanese “Giovani Vulnerabili” e “Oltre le
differenze” si sono piazzati rispettivamente al 78esimo e al 158esimo posto
della graduatoria. Ognuno dei progetti impegna otto volontari che dovranno
occuparsi di devianze adolescenziali e di assistenza ad anziani disabili. Per
il 2016 sono ben 265 i progetti di servizio civile pervenuti in Campania, per
una richiesta complessiva di 3.542 volontari. I progetti ammessi sono stati
194. Tra i Comuni del comprensorio giuglianese, oltre a Calvizzano figura anche
Qualiano che si è visto approvare l’unico progetto presentato
(“Differenziamoci) che impegna 18 volontari. Nei 71 progetti esclusi, invece,
ci sono anche i due di Mugnano: “Facciamo la differenza” e “Tornare nei
banchi”.
Il Comune di Calvizzano, essendo da
alcuni anni un Ente accreditato, cioè iscritto all’Albo regionale per il
Servizio civile, può partecipare ai bandi per la selezione dei volontari da
impiegare nel campo sociale per un anno, durante il quale i giovani (dai 18 ai
29 anni non compiuti) ricevono un assegno mensile di circa433europpartenenza. Al Comune
dicono di essersi affidati a un ente esterno per la redazione dei progetti (nel
caso specifico la “Mamrè” di Casoria, sborsando 9mila euro più iva), perché non
esiste all’interno della propria struttura organizzativa alcuna figura
professionale dotata delle competenze necessarie. Adesso, il prossimo passo
sarà quello di emanare i bandi pubblici per la selezione dei volontari da
avviare nei rispettivi progetti. Prevarrà la logica della meritocrazia o quella
dell’appartenenza politica?
L’anno scorso i tre progetti del
Servizio civile presentati dal Comune entrarono in graduatoria ma non furono
ammessi al finanziamento: il primo, “L’esperienza Insegna”, che
prevedeva l’impegno di 12 volontari, si classificò al 183esimo
posto con 71 punti; il secondo, Differenziamoci 2014, che prevedeva
l’impegno di 12 volontari, al 195esimo posto con 70 punti; il terzo, L’albero
della vita 2014, che prevedeva l’impegno di 12 volontari, al 196esimo posto
con 71 punti. Il Comune, però, si risollevò con l’approvazione dei due progetti
“Garanzia giovani” (una sorta di Servizio civile nelle Regioni), approvati e
finanziati: i 12 volontari hanno percepito circa 433 euro mensili
per un anno.
A Rinascita calvizzanese l’anno scorso furono accordati ben tre progetti
Un progetto legato a “Garanzia
giovani” per quattro volontari e due progetti del Servizio civile, al
quale hanno preso parte 16 volontari. Il primo, “Young action”, che
prevedeva l’impegno di 8 volontari, si piazzò al 59esimo posto con 78 punti; il
secondo, “Il coraggio di essere diversi”, che prevedeva l’impegno
di 8 volontari, si classificò al centesimo posto con 76 punti. La cosa
probabilmente fece imbestialire sindaco e amministratori, perché dei cinque
progetti da loro presentati (due di Garanzia Giovani e tre del Servizio
civile), dopo aver sborsato circa 12mila euro alla Leregi, furono approvati
solo i due di Garanzia Giovani. Il sindaco volle vederci chiaro e ingaggiò un avvocato per chiedere l’accesso
agli atti amministrativi della Regione.