Nel piano
finanziario del ciclo integrato dei rifiuti, i costi finali da spalmare sui
circa 5mila utenti sono identici a quelli del 2015, cioè un milione965mila434euro, ciò significa che la
tassa sull’immondizia dovrebbe restare la stessa dell’anno scorso (risultò la
più bassa del comprensorio giuglianese). Il Piano finanziario, così come è
stato prospettato dall’amministrazione comunale, verrà approvato stamattina in
Consiglio comunale. Ma perché la tassa potrebbe essere ancora più bassa? Perché
dai costi totali, andavano defalcati, a nostro avviso, i 102mila euro, inseriti nel Piano 2015, occorrenti per la gestione
dell’isola ecologica, la cui apertura al pubblico era prevista per il primo
giugno dell’anno scorso, ma non è andata
più in funzione. Non solo. I 102 mila euro alla voce Centro raccolta sono stati
inseriti anche nel Piano finanziario 2016: evidentemente perché l’amministrazione è convinta che, questa
volta, la piattaforma ecologica di via Fosse Ardeatine (località San Pietro)
possa davvero entrare in funzione il primo giugno prossimo. Cosa a nostro
avviso impossibile, perché, per quella data, dovrebbe essere realizzata e
collaudata la strada di accesso all’isola.
Ritornando al Piano economico
finanziario, apprendiamo con soddisfazione, in quanto l’avevamo fatto presente
in un precedente articolo, che la voce sacchetti, rimozione rifiuti speciali,
potatura del verde pubblico sia diminuita, passando dai 170mila euro dell’anno scorso ai 130mila attuali. Diminuiscono anche i costi di trattamento e
riciclo per umido, verde e ingombranti, passando da 366mila euro a 320mila euro.
Aumentano, invece, i costi amministrativi di fatturazione, spedizione e
servizio supporto recupero evasione anni pregressi, passando da 32mila euro del 2015 a 60mila euro del 2016. In pratica, i
soldi per stanare gli evasori vengono pagati anche dai cittadini onesti,
attraverso la tassa sui rifiuti. Lievitano anche i costi per l’elettricità, il
gas, la disinfestazione delle scuole, passando da 10mila euro a 50mila351 euro,
perché, probabilmente, si è pensato di far incidere sulla tassa Nu, la parte
degli oneri che servono a remunerare gli operatori del servizio civico comunale,
addetti al controllo ambientale.