Arretrati tassa sui passi carrabili, al Comune sarebbero pronti a fare marcia indietro

L’amministrazione Granata, nel 2008, non fece più applicare la tassa sui passi carrai


La notizia, se confermata, è di quelle destinate a fare scalpore. La procedura adottata dal Comune per la riscossione della tassa sui passi carrabili non solo sarebbe irregolare, ma vi è di più: non andavano inviati ai cittadini gli avvisi di accertamento con richiesta degli arretrati, relativi al quinquennio 2010-2014. Il Motivo? E’ spuntata una delibera di giunta (la numero 26 del 6 maggio 2008), dove sostanzialmente è scritto che dal 2008, nel Comune di Calvizzano, non andava più applicata la tassa sui passi carrabili. All’epoca il regolamento per l’applicazione della Tosap già c’era (fu approvato dal Consiglio comunale il 12 luglio 1994), ma, siccome la legge dava la facoltà ai Comuni, come si evince dalla delibera di giunta menzionata, di non applicare la tassa sui passi carrabili, l’amministrazione Granata optò per l’esonero, dopo aver avuto i pareri favorevoli del funzionario addetto alla Tosap, del ragioniere capo e del segretario comunale. I componenti di quella giunta erano gli assessori Antonio Mauriello (ricopriva anche l’incarico di vice sindaco), Luciano Borrelli, Francesco Cavallo, Michele D’Ambra, Antonio Di Rosa, Antonio Ferrillo, Pasquale Napolano.  
Ma sulla questione passi carrabili è sceso in campo il partito democratico. In seguito all’arrivo di circa 400 avvisi di accertamento nelle case dei proprietari degli immobili asserviti da passi carrai, il Partito democratico, la settimana scorsa, attraverso manifesti murali, ha invitato i cittadini  a non pagare l’odiosa gabella, compreso i cinque anni di arretrati, adducendo i seguenti motivi: non c’è un regolamento istitutivo dei passi carrabili (invece c’era fin dal 1994 ed è stato rifatto nel 2015, ndr); non sono mai state rilasciate autorizzazioni, previa richiesta degli stessi; non è mai stato garantito il servizio di rimozione o di verbalizzazione dal parte della Polizia municipale. In pratica, ignoravano che, nel 2008, la giunta dell’epoca concesse l’esenzione dal pagamento della tassa sui passi carrabili. Va aggiunto un particolare importante: il mancato incasso degli arretrati comporterebbe uno squilibrio di bilancio di 150mila euro, che dovrà essere compensato nel prossimo bilancio di previsione, poiché dal 30 novembre (ultimo giorno utile per gli assestamenti del documento contabile dell’anno in corso) non è più possibile fare variazioni di bilancio. Come andrà a finire? 


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