A Calvizzano bisogna fare i conti con il Super-io
del sindaco Salatiello. Non tollera alcuna critica. Probabilmente sarà un
nostalgico dei tempi dei Podestà? A testimonianza di ciò che affermiamo,
potremmo citare alcune parti dell’ultimo consiglio comunale, dove è stato
approvato il bilancio consuntivo con voto favorevole dell’intera maggioranza e
quello contrario dei tre oppositori presenti all’assise: Angela De Vito, Biagio
Sequino e Michele D’Ambra. Ci limitiamo a
evidenziarne due, a nostro parere molto significativi dell’incapacità di
ritenere una critica costruttiva.
Siamo stati chiamati in causa dal sindaco (non è
stato fatto il nome del nostro blog, ma hanno tutti capito che il riferimento era
a calvizzanoweb) perché “facciamo
stupide fotografie di una buca”.
“Lo sappiamo che le strade sono rovinate – ha
aggiunto Salatiello – perciò quest’anno contrarrò un mutuo di 2milioni di euro per le opere pubbliche,
di cui 800mila euro saranno
utilizzati esclusivamente per riasfaltare tutte le strade cittadine”.
Insomma, solo perché lei è intenzionato a rifare le
strade daccapo dovremmo smettere di fare il nostro lavoro tra cui anche quello
di denunciare le inefficienze amministrative? E i cittadini dovranno sorbirsi le buche fino
a quando lei contrarrà il mutuo, bandirà la gara d’appalto e firmerà il
contratto con la ditta vincitrice? Nelle more che ciò avvenga, le fosse (in
alcuni casi voragini) vanno riparate, altrimenti aumenteranno i contenziosi per
“insidie e trabocchetti” così, di questo passo, finiremo solo di fare arricchire gli avvocati. Allora si rassegni, perché
le foto le abbiamo sempre fatte (con le passate amministrazioni oltre alle
immagini abbiamo pubblicato interi filmati) e continueremo a farle, fino a
quando automobilisti e pedoni (poiché a Calvizzano i marciapiedi sono un
optional) avranno la possibilità di viaggiare e camminare su strade sicure.
Il consigliere di minoranza Biagio Sequino, durante
il suo intervento (ne parleremo più dettagliatamente in un prossimo articolo) ha
evidenziato alcune negligenze amministrative, tra cui quella relativa al rilascio
gratuito delle carte d’identità agli alunni della scuola elementare che si sono
recati a far visita al sindaco, senza che vi fosse a monte l’impegno spesa. Questione,
tra l’altro, sottolineata a pagina 5 della relazione del revisore dei Conti, proprio
perché non regolarizzata da alcun atto
amministrativo.
“Le carte d’identità hanno comportato una spesa di
appena 70 euro – ha detto infervorato il sindaco – : le abbiamo fornite ai
bambini che sono i nostri figli e il futuro di Calvizzano. Dovreste avere
vergogna nel dire certe cose”.
Non mi pare che il consigliere Sequino (insieme alla
De Vito, altro consigliere di minoranza hanno fatto due interventi da elogio)
abbia messo in dubbio la bontà dell’azione. Ha voluto solo sottolineare la leggerezza amministrativa che potrebbe tradursi
in un debito fuori bilancio lettera E, cioè di quelli a più alto rischio danno
erariale e patrimoniale.
Insomma, invece di cercare di far passare (demagogicamente)
Sequino per nemico dei bambini, bastava semplicemente ammettere sia l’errore
amministrativo che la superficialità nel non aver esercitato correttamente il
potere di controllo politico-amministrativo. Unicamente per evitare in futuro
danni e sbagli su questioni dove potrebbero entrare in gioco cifre ben più alte.