Agosto 1982, strada
Calvizzano-Qualiano. “Con i piedi ben puntati sul muretto di cinta, mi
destreggiavo a dipingere il cancello che circondava il cortile di quella che da
lì a pochi giorni sarebbe diventata la nuova sede della mia associazione
teatrale”.
Così inizia “40esima
Sinfonia”, il libro autobiografico che ripercorre i quarant’anni di attività (8
a Marano e 32 a Calvizzano) di Margherita Veneruso (napoletana di via Toledo,
ma calvizzanese di adozione), considerata dai critici una dei massimi rappresentanti
della danza classica e moderna. In questi lunghi anni di attività ha formato
ballerini e coreografi che hanno lavorato nelle più importanti compagnie
italiane. Cogliamo l’occasione per lanciare una proposta all’amministrazione: conferire la cittadinanza onoraria a
Margherita Veneruso. Il modo migliore per ringraziarla dell’ottimo lavoro
svolto e del notevole ritorno d’immagine che ha dato a Calvizzano.
VIDEOINTERVISTA ALLA
VENERUSO