La psicologa risponde alle illazioni delle
malelingue che abbondano dalle nostre parti. Persone che invece di apprezzare
la volontà di chi si impegna a innalzare il livello culturale in città, gettano
solo fango. Se si continuerà su questa strada, resteremo un paese senza
speranza
Lettera al blog
Ringrazio il
giornalista Domenico Rosiello per la sensibilità che mostra, sempre, nei
confronti degli eventi che la mia associazione organizza ed approfitto di
questo spazio per rispondere a tutte quelle persone che hanno lanciato
frecciatine sui fondi che ho ricevuto dal comune di Calvizzano per realizzare
l'evento. Ci tengo infatti a sottolineare che quando la Società Italiana di
Psicologia, Sessuologia e Criminologia organizza un evento, utilizza i fondi
messi a disposizione dalle persone che collaborano con me e da me stessa. Il
Comune non paga nè me nè le persone che collaborano con me. Vi posso assicurare
che ciò che ci guida in questi eventi è solo la voglia di fare, di provare a
sensibilizzare la popolazione su tematiche importanti.
Fatta questa breve parentesi, vorrei un attimo spiegare il perchè del mio evento in piazza. Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e sulle bambine e calvizzano, non è immune alla violenza sulle donne, nonostante i tentativi di tenerla nascosta nelle case a tutti i costi. Ciò che le donne dovrebbero comprendere è che la violenza non va accettata ma denunciata, perchè chi usa violenza verso la sua donna, non la sta amando.
La violenza sulle donne è una violenza di genere ed ha radici culturali perché è figlia di una visione maschilista che porta l’uomo a sentirsi superiore alla donna ed a prevalere, a tutti i costi, su di lei, considerandola di sua proprietà. Almeno una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nel corso della sua vita ha subito l’aggressività di un uomo.
Esistono varie forme di violenza: psicologica, fisica, sessuale, economica, virtuale, mobbing, stalking.
La maggior parte delle violenze sulle donne si verificano tra le pareti di casa e gli autori sono persone conosciute: mariti, compagni, ex partner, parenti; abbandoniamo, allora, le false credenze che identificano l’abusatore con lo straniero, il povero, il malato. Chi compie violenza sulle donne, lo fa in piena coscienza e consapevolezza di ciò che sta facendo.
La violenza porta sempre gravi conseguenze sulla salute psico-fisica delle donne vittime: ansia, stress, depressione, disturbi alimentari, disturbi del sonno, fobie varie. Le vittime possono arrivare anche a suicidarsi.
Il tacere delle donne non le aiuta a superare ciò che hanno subìto e non è una buona soluzione.
La violenza subita va sempre denunciata. Polizia e Carabinieri sono obbligati ad accettare la denuncia della donna; non possono rifiutarsi.
Recarsi in un pronto soccorso per farsi refertare ogni volta che si subisce violenza è fondamentale per evitare di trascurare i danni subiti.
Ricordiamo tutti che: la donna che subisce violenza è solo una vittima e non è affatto colpevole di quanto ha subìto, quindi va sostenuta sempre, protetta e incoraggiata.
Esistono sul nostro territorio associazioni che possono dare assistenza legale e psicologica gratuita alle donne che subiscono violenza:
Giugliano in Campania: Associazione di donne Spazio Aspasia - N. Verde 800231277
Marano: Associazione Donna con te
Calvizzano: Società Italiana di Psicologia Sessuologia e Criminologia
Dott.ssa Angela Sarracino – angela.sarracino@sipsec.it
Grazie ancora a chi mi ha sostenuta, a chi ha collaborato, a chi si è fermato a chiacchierare con noi. Grazie alle donne di Calvizzano e speriamo che l'anno prossimo saremo ancora di più.
Fatta questa breve parentesi, vorrei un attimo spiegare il perchè del mio evento in piazza. Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e sulle bambine e calvizzano, non è immune alla violenza sulle donne, nonostante i tentativi di tenerla nascosta nelle case a tutti i costi. Ciò che le donne dovrebbero comprendere è che la violenza non va accettata ma denunciata, perchè chi usa violenza verso la sua donna, non la sta amando.
La violenza sulle donne è una violenza di genere ed ha radici culturali perché è figlia di una visione maschilista che porta l’uomo a sentirsi superiore alla donna ed a prevalere, a tutti i costi, su di lei, considerandola di sua proprietà. Almeno una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nel corso della sua vita ha subito l’aggressività di un uomo.
Esistono varie forme di violenza: psicologica, fisica, sessuale, economica, virtuale, mobbing, stalking.
La maggior parte delle violenze sulle donne si verificano tra le pareti di casa e gli autori sono persone conosciute: mariti, compagni, ex partner, parenti; abbandoniamo, allora, le false credenze che identificano l’abusatore con lo straniero, il povero, il malato. Chi compie violenza sulle donne, lo fa in piena coscienza e consapevolezza di ciò che sta facendo.
La violenza porta sempre gravi conseguenze sulla salute psico-fisica delle donne vittime: ansia, stress, depressione, disturbi alimentari, disturbi del sonno, fobie varie. Le vittime possono arrivare anche a suicidarsi.
Il tacere delle donne non le aiuta a superare ciò che hanno subìto e non è una buona soluzione.
La violenza subita va sempre denunciata. Polizia e Carabinieri sono obbligati ad accettare la denuncia della donna; non possono rifiutarsi.
Recarsi in un pronto soccorso per farsi refertare ogni volta che si subisce violenza è fondamentale per evitare di trascurare i danni subiti.
Ricordiamo tutti che: la donna che subisce violenza è solo una vittima e non è affatto colpevole di quanto ha subìto, quindi va sostenuta sempre, protetta e incoraggiata.
Esistono sul nostro territorio associazioni che possono dare assistenza legale e psicologica gratuita alle donne che subiscono violenza:
Giugliano in Campania: Associazione di donne Spazio Aspasia - N. Verde 800231277
Marano: Associazione Donna con te
Calvizzano: Società Italiana di Psicologia Sessuologia e Criminologia
Dott.ssa Angela Sarracino – angela.sarracino@sipsec.it
Grazie ancora a chi mi ha sostenuta, a chi ha collaborato, a chi si è fermato a chiacchierare con noi. Grazie alle donne di Calvizzano e speriamo che l'anno prossimo saremo ancora di più.