Sindaco e ragioniere capo sotto la lente della Magistratura
inquirente. Giuseppe Salatiello e Salvatore Sabatino, però, non hanno ricevuto alcun
avviso di garanzia, come è stato erroneamente riportato in prima battuta da
alcuni organi di informazione, ma solo quella che in gergo si chiama elezione
di domicilio. Di cosa si tratta? Di un verbale di identificazione che spesso
rappresenta il primo atto notificato a coloro che sono sottoposti a indagini
preliminari da parte della Procura della Repubblica, nel caso specifico di
quella Napoli Nord con sede ad Aversa. Sia l’elezione di domicilio che l’avviso
di garanzia vero e proprio, in ogni caso, non sono sinonimi di colpevolezza, ma
atti a garanzia degli indagati. Il nostro blog non può far altro che augurare
al sindaco e al capo dell’ufficio tributi di riuscire a chiarire rapidamente nelle
sedi opportune le loro rispettive posizioni. Fatta questa premessa, andiamo
alla sostanza del problema. Tutto sarebbe nato da una denuncia alla Procura
della Repubblica, formulata dal consigliere comunale di minoranza Biagio
Sequino, in merito alla questione del Consorzio cimiteriale tra i Comuni di
Mugnano e Calvizzano. Secondo il Sequino, si sarebbe consumato un falso in
bilancio, con la complicità del sindaco e del responsabile del servizio
finanziario, poiché nel documento di previsione 2013 sarebbe stato inserito un
debito verso il Consorzio (al 31-12-2012) inferiore a quello reale, ovvero 642.000 euro, anziché 954.815,11 euro.
Consorzio cimiteriale, cosa scrive il revisore
A proposito dei rapporti con gli organismi
partecipati, il revisore unico dei conti, Filomena Lazazzera, a pag. 27 della sua relazione sul bilancio consuntivo 2013, scrive testualmente: “E’ stata effettuata la verifica
dei crediti e dei debiti reciproci alla data del 31-12-2013, nei confronti del
Consorzio cimiteriale tra i Comuni di Mugnano di Napoli e Calvizzano. Il
Consorzio ha depositato i rendiconti degli esercizi finanziari 2009-2010-2012.
Il responsabile dei Servizi finanziari del Consorzio ha rilasciato
certificazione dei crediti maturati fino al 31-12-2012 pari a euro 954.815,11 e crediti maturati
nell’esercizio 2013, pari a 174.562,00
euro, per un totale di 1.129.377,11
euro. Nel rendiconto dell’anno 2013 (del Comune di Calvizzano, ndr) sono
presenti residui passivi (debiti verso il Consorzio, ndr) per 792.000, 00 euro”.
In pratica, tra il debito riconosciuto dal Comune e
la somma richiesta dal Consorzio, c’è una differenza di 337.377,11 euro, che, secondo quanto scrive il revisore, va
riconciliata entro la fine del 2014.
“Entro il termine dell’esercizio – è scritto nella
relazione sul consuntivo 2013 – devono essere adottati provvedimenti per la
riconciliazione della differenza di 337.377,11
ai sensi dell’art. 6 del d.l. 95/2012”.
Per completezza, va aggiunto che al Comune di
Calvizzano è giunto un decreto ingiuntivo da parte del Consorzio cimiteriale, al
quale il nostro Ente si è opposto. Inoltre, nel 2007, ai tempi di Pirozzi
sindaco, il Comune di Calvizzano adottò una delibera di Consiglio comunale (la
numero 7 del 26/06/2007), avente ad oggetto la nuova Convenzione con il
Consorzio cimiteriale e il nuovo Statuto: agli articoli 7 della Convenzione e 37 dello
Statuto è prevista la ripartizione delle spese in rapporto al numero di
abitanti, calcolati al 31 dicembre dell’anno precedente. Analoga deliberazione
fu adottata dal Consiglio comunale di Mugnano il 19-07-2007, quando era Primo
cittadino Daniele Palumbo.
“La nuova Convenzione e il nuovo Statuto – scrive il
revisore nella sua relazione – non sono stati recepiti dal Consorzio,
nonostante i soci avessero espresso tale volontà”.
Insomma, carne sul fuoco ce n’è tanta. Come andrà a
finire? Staremo a vedere.
Una
nostra osservazione. Salatiello ha fatto affiggere sui muri
della città diversi manifesti nei quali sostiene che la notizia sull’avviso di
garanzia diffusa da TeleclubItalia “risulta assolutamente priva di fondamento”
e che ha dato mandato ai suoi legali di intraprendere ogni azione a tutela
della sua persona e dell’ente che amministra. La domanda che nasce spontanea è:
perché il Primo cittadino calvizzanese, quando è stato contattato dal navigato giornalista
de “Il Mattino” e di “TeleclubItalia”,
Ferdinando Bocchetti, ancor prima della
diffusione della notizia, non gli ha fatto presente che i carabinieri gli hanno
notificato una “elezione di domicilio” e non un avviso di garanzia?