Villa comunale, ritardi, disfunzioni e sospetti


















Sarebbe potuto andare in funzione già nel 2013, ma, stando all’andazzo, si prevedono ancora tempi lunghi per il completamento dei lavori. Forse non c’è la volontà politica di portarli a termine in breve tempo? Parliamo del Centro polifunzionale (in molti preferiscono chiamarla villa comunale) di via Pietro Nenni, l’opera pubblica voluta fortemente dall’ex amministrazione Granata. Dopo un iter complesso e una vibrante protesta, inscenata agli inizi del 2013 dal partito democratico locale (vedi foto e manifesto), riuscì ad aprire il cantiere, ma i lavori sono stati sospesi più volte e non si è mai saputo per quali motivi. Recentemente è trapelata la notizia che la nuova amministrazione, capeggiata dal sindaco Salatiello, avrebbe ritenuto opportuno far redigere un nuovo progetto (l’estensore pare sia un giovane architetto locale) che non è stato mai presentato alla città. Il nuovo prospetto, da quello che ci risulta, sarebbe stato consegnato da diversi mesi al Comune e non si capisce perché la giunta ancora non l’approvi, lasciando, in questo modo, insospettire i tantissimi cittadini che attendono da tempo l’importante luogo di svago e di aggregazione. Insomma, sarebbero tali e tanti gli interrogativi che non possono non rimanere senza una risposta, anche perché sono stati impegnati soldi della collettività. Ricordiamo che l’iter della villa comunale iniziò più di quattro anni fa, quando la Provincia stanziò nelle pieghe del suo bilancio 500mila euro, grazie all’interessamento dell’ex sindaco Granata. Tra progetti preliminari, definitivo ed esecutivo cantierabile, espropri e varianti urbanistiche si arrivò alla pubblicazione della gara d’appalto sul Burc (bollettino ufficiale della Regione Campania) al 30 aprile 2012. Il vincitore della gara (SA.MA costruzioni di Melito, al prezzo di 372mila926 euro, su un importo a base d’asta di 555.479,19 euro) fu designato a giugno del 2012, dopodiché si è dovuto aspettare i controlli antimafia, previsti dalle norme sugli appalti. Il Centro polifunzionale (che sarà intitolato alla campionessa di pattinaggio a rotelle Raffaella Paolone, deceduta circa 5 anni fa in un tragico incidente) si candida a essere uno degli interventi più importanti degli ultimi anni: sorgerà, infatti, su un’area di 6.500 metri quadrati, situata tra i parchi “Sole 75” e “Mimose” e dovrebbe essere dotato di un campo di basket polivalente, di un’area a verde attrezzato con panchine e uno spazio ludico, corredato con giochi per bambini. Oltre al finanziamento provinciale, il Comune ha stanziato 490mila euro di parte sua (ha contratto un mutuo), di cui circa 250mila euro sono occorsi per gli espropri dei terreni. Per completezza d’informazione, l’ incarico di direzione dei lavori, di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, del frazionamento catastale delle aree da espropriare e dell’assistenza tecnica alla procedura espropriativa (picchettamento aree, assistenza, presa di possesso, eccetera) è stato conferito (determina 15 del settore tecnico del 18-04-2012) all’ing. Vincenzo Palma con studio a Giugliano, per un compenso di 20mila euro oltre iva e CPA (cassa previdenza e assistenza). Palma ha anche redatto il progetto definitivo, ricevendo per tale incarico  un compenso netto di 8.246 euro; inoltre ha avuto l’incarico di redigere il progetto esecutivo, di curare la variante urbanistica ed è stato anche nominato coordinatore della sicurezza in fase di progettazione, percependo, per questi ultimi tre incarichi, 13mila euro netti.
Va ancora aggiunto che a settembre 2013  sono stati concordati i nuovi prezzi (il verbale dovrebbe essere parte integrante della determina numero 94 dell’ufficio tecnico), determinati in contraddittorio tra direttore dei lavori e appaltatore. 





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