Posizioni organizzative: per tutti i capi settore retribuzione al massimo, tranne per il comandante dei vigili
L’esecutivo Salatiello ha approvato la
proposta di pesatura delle posizioni organizzative, elaborate dal nuovo
organismo indipendente di valutazione (dott. Salvatore Abbate, presidente; avv.
Antonietta Chianese, dott. Angelo Medugno, componenti). Contestualmente, dunque,
si è anche provveduto ad assegnare ai capi settore le nuove posizioni organizzative (variabili,
per legge, da un minimo di 5.164,57 a un massimo di 12.911,41 euro
lordi annui in base ai carichi di lavori). Ecco i nomi con i rispettivi settori
e, in parentesi, i compensi percepiti. Angela Cacciaputoti: Servizi
sociali (12.911,41 euro); Nello Abbate: Demografico Elettorale e Statistico
(12.911,41 euro); Margherita Mauriello: Affari Generali (12.911,41euro); Francesco
Paolone: Patrimonio e Attività produttive (12.911,41 euro);
Vitantonio Marchesano: Polizia municipale (6.713,92 euro); Salvatore Sabatino:
Finanziario e Tributario (12.911,42 euro); Lorenzo Tammaro: Tecnico manutentivo
(12.911,42 euro). I responsabili di settore devono essere di categoria D e, in
aggiunta allo stipendio, percepiscono appunto le posizioni
organizzative, più il premio di risultato, il cui valore massimo è il 25%
dell’indennità di posizione: tale percentuale viene sempre stabilita
dall’organismo indipendente di valutazione (ex nucleo di valutazione) sulla
base degli obiettivi raggiunti, stabiliti dall’amministrazione, poiché a
Calvizzano, essendo un Comune di piccole dimensioni, non sono previsti dirigenti
in pianta organica. Appare strano, ma molto strano che la retribuzione
accessoria del comandante dei vigili, nel giro di un anno, a parità di mansioni
svolte, sia scesa di circa 6.200 euro annui
(ancor di più se si tiene conto anche del premio di risultato). A giugno 2013, infatti, Salatiello, pochi
giorni dopo il suo insediamento, provvide ad assegnare le P.O. ai funzionari,
riconoscendo la retribuzione massima (12.911,41 euro) solo al comandante dei
vigili, a Salvatore Sabatino e Lorenzo Tammaro. Cosa è successo, dunque, in
quest’anno?