Con l’acqua alla gola



L’Acqua Campania ingiunge al Comune di pagare la somma di circa 10milioni di euro, per l’espletamento del servizio di fornitura idrica
L’Acqua Campania S.p.A., l’ente regionale che fornisce il prezioso liquido a molti Comuni della provincia di Napoli, ha notificato al nostro Ente un decreto ingiuntivo, attraverso il quale chiede il pagamento della somma di 10.088.931,56 euro per l’espletamento del servizio di fornitura idropotabile. Il Comune, però,  si è costituito in giudizio, affidando l’incarico all’avvocato Domenico Balsamo, con studio a Napoli alla via Salvator Rosa,  autorizzandolo a proporre al giudice domanda riconvenzionale  e di chiamare in causa i terzi responsabili. Le competenze professionali dovranno essere contenute in 1.200 euro comprensive di iva e cassa professionale, oltre le spese di giudizio quantificate in mille euro. Insomma, c’è un fardello di oltre 10milioni di euro che potrebbe, se il Comune dovesse soccombere, pesare enormemente sulle casse dell'Ente. A questo punto, per liquidare la società fornitrice di acqua, non basterebbero neanche i circa 5milioni300mila euro (mutuo trentennale a tasso agevolato) chiesti (e già accordati), recentemente, dal nostro Comune al Ministero dell’Economia in base al cosiddetto decreto “spalma debiti”. E’ una doccia fredda per l’intera città, anche perché al Comune erano convinti che il debito verso Acqua Campania si aggirasse intorno ai 4milioni di euro, ma si son dovuti ricredere quando è arrivato l’atto ingiuntivo, sul quale è specificato che il contenzioso vale più del doppio della cifra prevista.        
                                                                                                        
Ecco un articolo pubblicato sul nostro blog a gennaio scorso

Il Comune ha un debito di 4 milioni con Acqua Campania
L’attuale Primo cittadino attribuisce la responsabilità dell’enorme mole debitoria nei confronti dell’ente regionale fornitore di acqua all’ex sindaco Pirozzi. Da un’intervista all’ex sindaco Morra, datata 2001, invece si evince che il debito risale già dalle precedenti gestioni Salatiello
La grana dei debiti nei confronti di Acqua Campania (ex Eni Acqua Campania) è stata affrontata con grande animosità nella seduta di consiglio comunale del 20 dicembre, quando si è discusso di bilancio di previsione. Ad accendere la miccia dell’infuocato dibattito è stato l’ex sindaco Pirozzi che ha chiesto al Revisore dei Conti di far luce su debiti del Comune presso Acqua Campania.
“ Lei – ha replicato Salatiello a Pirozzi – che è stato l’artefice di questo disastro, creando una situazione debitoria per 4milioni di euro, ha pure il coraggio di chiedere al revisore dei conti di far luce su questa situazione. Mi sono recato presso gli uffici dell’Acqua Campania e ho scoperto che dal 2002 al 2008, nel suo mandato di sindaco, non è stata mai pagata l’acqua. Quando andremo a riconoscere i debiti fuori bilancio, vedremo a chi vanno ascritte le responsabilità”.
Pirozzi su questo punto si è trovato un po’ spiazzato, probabilmente perché non si era portato appresso le carte dalle quali si evince che il debito contratto con Eni Acqua Campania, risale fin dai tempi  delle gestioni Salatiello degli anni ’90. A prova di ciò riportiamo uno stralcio d’intervista, rilasciata a maggio 2001 al periodico mensile “Periferia” dal dottor Mario Morra, appena insediatosi dopo nove anni (1992-2001) di gestione Salatiello.
Sindaco Morra, quali le sue priorità d’intervento?   
“Al momento dell’insediamento abbiamo trovato una situazione finanziaria che definirei “da brividi”. Il Comune ha debiti con varie società ed enti (tra cui ENI ACQUA) che ammontano a circa dieci miliardi di vecchie lire. A ciò si aggiunge il dato, quasi metaforico, di una disponibilità di cassa di sole 52mila900lire”.


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