Teniamoceli stretti


Vitantonio Marchesano
Carmelo Firetto


Don Ciro Tufo


Armida Scarpa
                                               
Comandante dei vigili, comandante della locale stazione dei carabinieri, preside e parroco: 4 autentici baluardi di legalità dei quali il paese non può più farne a meno. Per loro parlano i risultati  
Di don Ciro Tufo, l’attivo parroco della chiesa madre, ormai si sa quasi tutto. Basta cliccare il suo nome sul nostro blog, per capire con quale personaggio si ha a che fare. Oltre a essere un fulgido esempio di cristianità, sforna in continuazione iniziative che mirano  a tendere una mano a tutti, soprattutto agli ultimi. Quest’anno le attività settimanali in parrocchia si sono arricchite di tanti altri eventi: corsi di vela, di Kung-fu, di calcetto, di taglio e cucito,  di teatro e di canto, doposcuola ragazzi, Centro ascolto con la consulenza di 5 psicologi, e perfino la redazione di un giornalino. 
Anche alla preside Armida Scarpa, il nostro blog ha dedicato ampie pagine, poiché l’Istituto Polo, da lei diretto magnificamente da sette anni, ha sfornato diverse decine di iniziative, specialmente nel campo della legalità. Qualche anno fa, la preside fu l’unico dirigente scolastico del comprensorio giuglianese a ricevere i complimenti direttamente dalla Curia arcivescovile di Napoli  per le numerose iniziative messe in campo, per la maggior parte in sintonia con la Dottrina sociale della Chiesa. Se dovesse andar via, come si vocifera, in virtù dei rapporti molto tesi con l’attuale amministrazione, la scuola cittadina perderebbe un degno rappresentante di cultura e di legalità. 
Carmelo Firetto. Pure del comandante della locale stazione dei carabinieri sono i risultati a parlar chiaro. Se Calvizzano è uno dei paesi più tranquilli dell’area a nord-ovest di Napoli, il merito maggiore va ascritto sicuramente ai militari dell’arma che non smettono mai di setacciare il territorio in lungo e in largo. Ammontano a diverse decine gli arresti operati in questi  anni, tra cui molte persone prese in flagranza di reato, mentre sversavano o trasportavano rifiuti speciali pericolosi e materiale ingombrante. Diversi anche gli arresti  nel campo dello spaccio della droga. L’abusivismo edilizio ormai si è quasi azzerato, dopo i numerosi sequestri effettuati negli anni addietro. Sono stati denunciati diversi genitori che non mandavano i loro figli alla scuola dell’obbligo. E’ stato predisposto un piano di controllo sulle numerose case di riposo operative a Calvizzano, inoltre sono stati effettuati migliaia tra fermi e sequestri amministrativi, per guida senza casco o altre infrazioni al codice della strada. Speriamo che con l’avvento della Compagnia dei carabinieri a Marano non scompaia questo fondamentale  presidio di legalità.
Vitantonio Marchesano. Il comandante dei vigili ce lo siamo riservati per ultimo, non perché il suo ruolo sia meno importante degli altri suoi colleghi istituzionali, ma per le novità di questi giorni. Nell’ultimo consiglio comunale, il sindaco Salatiello non è stato molto tenero con i vigili urbani: ha fatto intendere di non essere contento del loro operato e di come affrontano i problemi della città. Angela De Vito della minoranza ha ricordato al Primo cittadino che i vigili sono pochi e che potrebbe essere potenziato l’organico della Polizia municipale se questa amministrazione decidesse di sbloccare il concorso a vigile portato quasi a termine dalla precedente amministrazione Granata. Fin qui i fatti. Adesso la nostra opinione. I vigili di Calvizzano vanno solo elogiati, perché, nonostante siano pochi (6, compreso il comandante, mentre per legge, in base agli abitanti,  ne occorrerebbero perlomeno altri 9) sono costretti, a volte, in caso di emergenze, a veri e propri tour de force lavorativi: e non si sottraggono mai al loro dovere. Tutte persone perbene, mai coinvolte in qualche scandalo, a differenza di tanti altri loro colleghi del comprensorio giuglianese. Tra l’altro sono diretti da una persona che andrebbe preso pure lui come simbolo di legalità, in quanto persona ineccepibile dal punto di vista etico, morale e professionale.

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