Strada
che costeggia l’alveo Camaldoli, tempi ancora lunghi per l’apertura
Inizia all’incrocio con via Mazzini e via Garibaldi in
territorio calvizzanese e termina su Corso Italia a un centinaio di metri dalla
chiesa San Pasquale Baylon di Villaricca
«C'è l'impegno in circa tre mesi di riuscire, insieme
al comune di Villaricca, ad aprire il tratto stradale che consentirà di
arrivare fino a Mugnano, a partire dal ponte Surriento tra Villaricca e
Qualiano».
Questa la dichiarazione, datata 10
ottobre 2013, che il sindaco di Calvizzano, Giuseppe Salatiello, rilasciò al sito Internapoli. Siamo giunti al
16 febbraio 2014 e dell’apertura dell’importante arteria che costeggia l’Alveo
Camaldoli, nel tratto ricadente nei territori di Calvizzano e di Villaricca,
ancora non se ne parla. Ormai al Comune di Calvizzano gli amministratori e il
sindaco sarebbero concentrati solo sul
servizio civico comunale e sulle guardie ambientali, forse perché
garantirebbero più consensi a Salatiello al quale servono, visto che aspira a diventare
consigliere regionale o a rimanere sulla poltrona di Primo cittadino, perlomeno
per altri 9 anni. Intanto, la viabilità cittadina e quella intercomuale
soffrono, soprattutto in questi giorni, in conseguenza della chiusura di via Mazzini (la strada che conduce alla
chiesa di Santa Rita), per il rifacimento ex novo del vecchio impianto fognario. Il Comune di
Calvizzano, per dare un’alternativa agli automobilisti, ha aperto al traffico
via Petrarca (la stradina di campagna adiacente a Villa Holiday, famosa
location per matrimoni, comunioni, feste di laurea, eccetera ), un’autentica
mulattiera con vista su discarica, dove sono stati abbandonati cumuli di rifiuti di ogni genere.
L’ULTIMO ARTICOLO APPARSO SUL NOSTRO BLOG, RIGUARDANTE
LE VICISSITUDINI DI QUESTA STRADA, RISALE A MAGGIO 2013, CIOE’ A POCHI GIORNI
PRIMA DELL’ELEZIONE A SINDACO DI SALATIELLO. LO RIPROPONIAMO INTEGRALMENTE,
POICHE’, OLTRE A ESSERE DI GRANDE ATTUALITA’, OFFRE INTERSSANTISSIMI SPUNTI DI
RIFLESSIONE
Il
caso della mancata apertura al traffico cittadino dell’importante arteria che
costeggia l’Alveo Camaldoli (la strada che sbuca su Corso Italia a Villaricca,
nei pressi della chiesa San Pasquale Baylon) diventa sempre più eclatante e
intrigante, dove cattiva amministrazione e spreco di denaro pubblico la
fanno da padroni. Qualcuno ha invocato più volte l’intervento delle telecamere
di Striscia la Notizia, mentre, a nostro avviso, occorrerebbe l’intromissione
della Corte dei Conti e, forse, anche della Procura della Repubblica.
Ricordiamo che la strada si compone di due tratti più o meno della stessa
lunghezza di 900 metri. Il primo, quello ricadente nel territorio di
Calvizzano, è stato realizzato dal Comune di Calvizzano che ha utilizzato fondi
propri e un finanziamento regionale, previsto dalla legge 51. Attualmente è
ancora chiuso al traffico, poiché deve essere ancora collaudato. Occorrono a
tal fine circa 57 mila (stando alla stima fatta dall’ufficio tecnico) per
realizzare le opere prescritte dal collaudatore (ing. Francesco Marino di
Parete), tra cui una staccionata lungo la strada, per consentire il passeggio
dei pedoni, un semaforo all’incrocio con via Mazzini e via Garibaldi, il
ripristino dei cavi dell’impianto di pubblica illuminazione, in quanto sono
stati rubati. Al prossimo sindaco (Salatiello) toccherà, dunque, sciogliere
questa ingarbugliata matassa tecnico-amministrativa, ma anche ingaggiare una
battaglia politico-amministrativa con Villaricca, per pretendere le opere
sottoscritte in sede di Accordo di programma, che riguardano anche la nostra
città e che non sono state mai realizzate. Adesso, siamo in grado di sfornare
alcuni dati sulle cifre impegnate per la costruzione di questa strada, poiché
siamo venuti in possesso degli atti gestionali redatti dal Comune di
Villaricca.
Prima
un po’ di storia, per chi vuole capire meglio la questione. Più di 10 anni fa
la Regione, per spendere proficuamente i fondi europei Fesr per lo sviluppo
delle infrastrutture, s’inventò i Piani integrati territoriali, meglio
conosciuti con l’acronimo Pit. I Comuni decisero così di realizzare alcune
strade a scorrimento veloce, con lo scopo di collegare le future aree
industriali Pip dell’area giuglianese sia tra di loro, sia alla grande
viabilità. Il progetto integrato della strada in oggetto fu approvato nel 2004
con delibera regionale n.549, secondo la quale a Villaricca, da Comune
capofila, toccava progettare e realizzare sia il tratto di strada di circa
900metri ricadente nel suo territorio (l’unica cosa che è stata fatta insieme
alla ripiantumazione di pini marittimi) sia la parte integrata del progetto
riguardante i due Comuni. Del resto del progetto, però, non c’è traccia. Erano
previsti infatti: una pista ciclabile (costo stimato 200mila euro) che doveva
affiancare la via che costeggia l’Alveo per l’intera tratta di circa un
chilometro e 800metri e la realizzazione di una parte di via Corigliano (la
famosa strada dei roghi) con una carreggiata a doppia corsia di marcia,
marciapiedi, illuminazione pubblica, che avrebbe dovuto raccordarsi con via
Alveo Camaldoli, attraverso un ponte carrabile e una rotonda per lo smistamento
ordinato del nuovo incrocio. Villaricca, inoltre, aveva promesso a Calvizzano
che, a sue spese, avrebbe realizzato un altro ponte carrabile all’altezza di
via Lavinaio (arteria di via Eduardo De Filippo, ex via Commone) per collegarla
con via Alveo Camaldoli. Ponte che sarebbe di difficile realizzazione tecnica
(non sarà ,quindi, più costruito?), come avrebbero scritto in una loro
relazione i progettisti (ing. Lucio Flaminio e l’architetto Dario Bracci) del
tratto di strada di competenza del Comune di Villaricca e della parte integrata
(pista ciclabile, via Corigliano con relativa rotatoria al Corso Italia,
eccetera). Ricordiamo ancora che a Villaricca, per realizzare tutte
queste opere, furono assegnati un milione792mila euro di risorse pubbliche ai
quali si aggiunsero 448mila euro di fondi comunali (cofinanziamento), per un
totale di 2milioni 240mila euro. Di questi soldi, Villaricca, finora, avrebbe
speso, stando all’ultimo quadro economico, circa 1milione 900mila euro tra
lavori (da 1milione68mila euro iniziali si è arrivati a poco meno di
1milione400mila euro, poiché si sono aggiunti lavori di variante per circa
200mila euro e maggiori lavori per circa 150mila euro, in quanto la strada è
stata più volte vandalizzata) e spese per espropri (150.604,52 euro), di
progettazione e di direzione lavori (per un totale di 150mila euro), eccetera,
eccetera. Resterebbero, dunque, ancora disponibili circa 340mila euro (frutto
del consistente ribasso d’asta del 34,464%), ai quali vanno sommati i circa
200mila euro che dovevano servire, come risulta dal contratto firmato tra il
Comune di Villaricca e la ditta Capretto, aggiudicataria dell’appalto, per
realizzare la pista ciclabile che non è stata costruita e mai lo sarà, per
quello che ci è stato riferito. Che fine faranno, dunque, questi circa 550mila
euro rimasti? Ritorneranno alla Regione o saranno utilizzati per completare,
una volta per sempre, le altre opere previste? Resta il fatto clamoroso che, a
distanza di circa 10 anni dalla firma dell’accordo di programma, la strada è
ancora chiusa al traffico e che le altre opere pubbliche previste nell’ambito
del progetto integrato, probabilmente non saranno mai più costruite.
P.S.
Salatiello, in questi primi 9 mesi di sindacatura, ha
sfidato i colossi della telefonia; si è messo contro i vertici dell’ASL; ha
creato seri problemi all’Ambito Territoriale Napoli 1, deputato alla gestione dei
Servizi sociali e socio-sanitari previsti dalla legge 328; ha fatto uscire
Calvizzano sia dal Consorzio intercomunale per i Servizi socio-sanitari
(C.I.S.S.), sia dal raggruppamento dei sindaci del giuglianese, firmatari dell’Accordo
di programma, finalizzato al mantenimento dell’Ufficio dei Giudici di Pace di
Marano. Adesso, mantenga la promessa di
far aprire al traffico la strada che costeggia l’Alveo Camaldoli e, nel
contempo, se vuole continuare le sue sfide, pretenda da Villaricca il rispetto
integrale del progetto, ma anche degli accordi (sottoscritti ai tempi di
Pirozzi sindaco e riconfermati con Granata) che prevedono la realizzazione dei
due ponti (in via Lavinaio e all’incrocio con corso Italia), della pista
ciclabile e di via Corigliano.