Il
leader locale di Rinascita calvizzanese starebbe meditando di aderire a
Fratelli d’Italia, la formazione politica
di centro-destra fondata dalla Meloni da La Russa e da Crosetto
Niente ancora di ufficiale, ma l’intenzione del giovane
leader e candidato sindaco di Rinascita calvizzanese, il Movimento politico
locale che, alle ultime amministrative, ha riportato 1.181 voti conquistando un solo scranno in consiglio
comunale, sarebbe quello aderire a Fratelli d’Italia, la formazione politica
nata appena una anno fa. Sequino avrebbe già partecipato ad alcune riunioni
pubbliche della compagine politica di centro destra, ma da semplice spettatore.
E’ stato lui stesso, comunque, a confermarci che guarderebbe con simpatia a
Fratelli d’Italia, poiché ne condivide gran parte della linea politica. Tra
l’altro il referente locale di Fratelli d’Italia è Valentino De Rosa, candidato
per Rinascita calvizzanese alle passate amministrative, con il quale Sequino è
in piena sintonia politica. In ogni caso, Sequino, da uomo di centro destra,
avrebbe poche altre alternative, poiché
Forza Italia a Calvizzano è ben rappresentata da Salatiello e dagli assessori
Antonio Di Rosa e Cristofaro Agliata, a meno che quest’ultimi non decidano di
aderire al Nuovo centro destra, la neonata formazione degli scissionisti che
hanno abbandonato la nave berlusconiana.
Per quanto concerne il suo ruolo di consigliere comunale di
minoranza, Sequino, in questi giorni, forse spinto anche dalle nostre critiche,
è uscito dal letargo politico in cui sembrava essere caduto e ha deciso di
rilasciare un’intervista a Teleclubitalia, abbastanza critica sull’operato
dell’amministrazione Salatiello. Il giovane leader si è soffermato su alcune
problematiche che noi del blog andiamo testardamente sollevando da tempo. Adesso,
però, basta con la politica degli annunci: occorrono fatti che possono
concretizzarsi solo attraverso un proficuo lavoro consiliare, come, ad esempio,
la produzione di atti e mozioni. Ecco,
comunque, l’articolo integrale apparso su Teleclubitalia, a firma del
giornalista Ferdinando Bocchetti.
“L’AMMINISTRAZIONE
NON HA LE IDEE CHIARE” L’OPPOSIZIONE SI SCUOTE DAL TORPORE
Tasse, inceneritore, cimitero e vicesindaco, arrivano le
prime bordate dall’opposizione. E’ Biagio Sequino, 25 anni, candidato sindaco
alle ultime amministrative e attuale consigliere di minoranza, a rompere quel
clima di compromesso e, forse di consociativismo, che sembrava ormai regnare
nel piccolo comune a nord di Napoli. L’esponente politico di Calvizzano – che
in aula consiliare ha instaurato un rapporto di collaborazione con un altro
giovane componente della minoranza, il consigliere Angela De Vito – esce allo
scoperto e torna ad attaccare il sindaco Giuseppe Salatiello su quasi tutta la
linea, pur dichiarandosi pronto a “valutare senza pregiudizi di sorta i
provvedimenti dell’amministrazione cittadina”.
L’attacco sferrato da Sequino. ”Ad oltre sei mesi dall’insediamento della nuova
Amministrazione – dice – vari punti del programma elettorale della lista che ha
vinto le elezioni sono stati disattesi o messi nel cassetto. Alla promessa di
abolizione della tassa sui rifiuti ai garage, box, cantine e solai, è seguito
un esponenziale aumento della stessa, senza prevedere un regolamento che dia
agevolazioni ai nuclei familiari composti da persone invalide, sole o con basso
reddito. Nulla si è fatto inoltre per prevedere una riduzione dell’addizionale
Irpef, ancora oggi allo 0.8 per cento”. Stoccate anche sul fronte inceneritore
e sulla questione cimitero: “Salatiello è l’unico primo cittadino dell’area
nord di Napoli a non avere firmato il ricorso sull’inceneritore di Giugliano.
Sul nostro territorio intanto proliferano le installazioni di ripetitori di
telefonia mobile. A tal riguardo – aggiunge Sequino – non è mai stato previsto
un regolamento comunale che fissi dei paletti nel rispetto della salute
pubblica. Si diletta in annunci spot sulla realizzazione del cimitero privato,
quando tre dei suoi assessori, circa tre anni fa, hanno approvato una proposta
di piano urbanistico comunale contenente una diversa localizzazione
dell’impianto cimiteriale. Ad oggi quella proposta è ancora in essere,
nonostante il fatto che alcuni componenti dell’attuale giunta hanno seri dubbi
sulla legittimità dell’atto che avevano votato tre anni fa”.
Commissioni consiliari ancora
in stand-by e l’anomalia vicesindaco:
“Sono trascorsi circa due mesi e non riescono a trovare un accordo. Ancora
oggi, inoltre, devo constatare che le commissioni consiliari non sono ancora
entrate in funzione”.