Cosa sono i Piani attuativi



I PUA, acronimo che sta per Piani urbanistici attuativi, nella sostanza costituiscono un approfondimento tecnico delle previsioni del PRG (piano regolatore), oggi Puc (Piano urbanistico comunale). Contengono molte più informazioni del Puc, poiché sono disegnati in scala 1: 1000 fino a 1:200. Il PUA, in pratica, è il tramite tra il Piano urbanistico e il progetto edilizio. I principali strumenti attuativi sono: piani particolareggiati, piani di lottizzazione Peep, Pip (Piani di insediamento produttivi), piani di recupero di iniziativa pubblica e privata, ecc.
Per far comprendere ancora meglio, si tratta di elaborati che precisano gli interventi sul territorio e ne organizzano l’attuazione, traducendo dettagliatamente le previsioni e le precisazioni dettate per grandi linee nel Puc. Sono regolamentati dagli art.26 e 27 (sotto riportato) della legge regione Campania n.16 del 22 dicembre 2004 (Norme sul governo del territorio).
                                                Art. 27 
Procedimento di formazione dei piani urbanistici attuativi.
1. I Pua sono redatti, in ordine prioritario: 
a) dal comune;   
b) dalle società di trasformazione urbana di cui all'articolo 36; 
c) dai proprietari, con oneri a loro carico, nei casi previsti dalla normativa vigente, o nei casi in cui,
essendo prevista la redazione dei Pua da parte del comune, questi non vi provvede nei termini definiti
dagli atti di programmazione degli interventi, purché il piano attuativo non sia subordinato alla necessità
di acquisire immobili da parte dell'amministrazione comunale. La proposta di Pua deve essere formulata
dai proprietari degli immobili rappresentanti il cinquantuno per cento del complessivo valore imponibile
dell'area interessata dagli interventi, accertato ai fini dell'imposta comunale sugli immobili. Se in tale
area sono inclusi immobili per i quali non risulta accertato il valore dell'imponibile relativo alla imposta
comunale sugli immobili, lo stesso è determinato dall'ufficio tecnico comunale entro trenta giorni dalla
formulazione della richiesta da parte degli interessati, sulla base dei valori accertati per altri immobili
aventi caratteristiche analoghe. 
d) dal comune, se i privati, tenuti alla redazione  dei Pua a proprie cura e spese, non presentano le
relative proposte definite dagli atti di programmazione degli interventi nei termini da queste previsti. In tal caso il comune ha diritto di rivalsa per le spese sostenute nei confronti dei proprietari inadempienti.
Resta a cura del comune la redazione dei Pua se la stessa amministrazione respinge le proposte di
pianificazione attuativa avanzate dai proprietari. 
2. Il Pua è adottato dalla Giunta comunale. 
3. Il Pua, adottato ai sensi del comma 2, è trasmesso alla provincia per eventuali osservazioni che devono essere formulate entro il termine perentorio di trenta giorni ed è depositato presso la casa comunale per trenta giorni. Del deposito è data notizia su due quotidiani a diffusione regionale. Ulteriori forme di pubblicità possono essere determinate dagli statuti delle amministrazioni comunali. Il comune garantisce il rispetto degli strumenti di partecipazione procedimentale stabiliti dalla normativa vigente.
4. Entro la scadenza del termine di deposito di  cui al comma 3 chiunque può formulare osservazioni o opposizioni al Pua adottato.
5. Con delibera di Giunta il comune esamina le osservazioni o le opposizioni formulate e approva il Pua dando espressamente atto della sua conformità al Puc.
6. Con decreto sindacale il piano approvato è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania ed entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione.] (2)
7. Se il Pua comporta la modifica degli atti di programmazione degli interventi, il Piano adottato è rimesso al Consiglio comunale per l'approvazione. 

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