Nuova proposta di Puc, si discutono le osservazioni



Il lungo e complesso procedimento del piano urbanistico comunale va avanti a tutto spiano: con la discussione delle circa 170 osservazioni (al protocollo sono arrivate più di 200, ma molte sono state accorpate, poiché riguardano lo stesso argomento), che avverrà in consiglio comunale il 3 novembre (ore 17.00), sarà aggiunto un altro tassello per il completamento dell’iter dell’importante strumento urbanistico che, una volta approvato definitivamente, cambierà totalmente il volto della città.
La maggior parte delle osservazioni che verranno discusse, sono state presentate da privati che, nella nuova proposta di Puc targata Granata, avrebbero visto, in un certo qual modo, ledere i loro diritti. Fra le tante, spicca quella inoltrata dagli abitanti del condominio “La Pineta 75” di via Aldo Moro, i quali chiedono “che il consiglio comunale prenda in considerazione la possibilità di cambiare la destinazione d’uso di un appezzamento di terreno, ubicato davanti alle loro case, per renderlo verde attrezzato come, tra l’altro, era originariamente previsto nel piano di zona”. A dare man forte ai condomini della Pineta 75, in coerenza con quello che ha sempre affermato prima e dopo la campagna elettorale, è intervenuto anche il presidente del consiglio comunale Giuseppe Salatiello che ha inserito tra le 5 osservazioni da lui presentate una che riguarda proprio il lotto di terreno in questione”. 
“Considerato che tale zona – scrive Salatiello – è carente di verde pubblico, nonché densamente abitata per la localizzazione preesistente di edilizia economica e popolare del vigente piano regolatore, si chiede che l’area in questione venga perimetrata quale zona a verde pubblico di progetto”.
Insomma, tutto lascia ben sperare gli abitanti della zona cooperativa di via Aldo Moro e, in particolare quelli del parco La Pineta, anche perché il sindaco Granata, durante la campagna elettorale, girò casa per casa, a promettere che, in quel posto, non sarebbero mai state costruite case.     
Nelle altre osservazioni, l’ex sindaco Salatiello chiede di ridurre da 200 a 100 metri la fascia di rispetto cimiteriale e di sottoporre la questione all’Asl per la concessione di una deroga alla norma. Una cosa, secondo lui fattibile, poiché la fascia di 200 metri risulterebbe sovradimensionata rispetto all’estensione della città, che insiste su un’area di circa 4 chilometri quadrati. Salatiello chiede, inoltre, che il giardino annesso a villa Carandante (confinante con il parcheggio di via Galiero), che nella nuova proposta di Puc risulta metà verde pubblico e metà verde privato vincolato, diventi tutto verde pubblico di progetto. Insomma, vorrebbe veder realizzato il suo vecchio sogno di far sorger  su quell’area la vera Villa comunale per i cittadini calvizzanesi. In un’altra osservazione, l’attuale presidente del consiglio comunale, chiede che la strada privata via Bruno Buozzi (una traversa di via Sandro Pertini) diventi pubblica e che, inoltre, venga prolungata fino a via Eduardo De Filippo, in modo da rendere, in futuro, più facile l’accesso al nuovo cimitero, previsto da quelle parti. La quinta osservazione riguarda la zona adiacente al parcheggio di via Galiero, classificata CA8 dal vigente piano regolatore e B1 nella nuova proposta di Puc. Cosa significa? Che con la catologazione CA8, tale zona prevede una serie di infrastrutture (strade, parcheggi, ecc.) che non sarebbero più realizzate, se dovesse passare il nuovo piano urbanistico, con evidente danno alla collettività. Pertanto si chiede, come scrive Salatiello nella sua osservazione, “di esplicitare nella normativa di attuazione del nuovo puc, la precisa condizione di subordinazione degli interventi previsti nella zona di riferimento alla piena attuazione degli obblighi assunti nelle zone CA, secondo il vigente piano regolatore generale”.
Intanto, il sindaco assicura che, entro la fine del suo mandato, il Puc sarà operativo. 

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