Nessuna pubblicizzazione per le agevolazioni NU



Bene hanno fatto i nostri amministratori ad affrettarsi, per apportare le modifiche al regolamento comunale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e ad approvarle, in consiglio comunale (29 dicembre 2009), entro la fine dell’anno, per poter dare la possibilità ai cittadini meno abbienti di usufruire delle agevolazioni sulla tassa della spazzatura, già a partire dal 2010. Male si sono comportati, però, a non dare ampia pubblicizzazione all’importante evento. Non si è visto, infatti, nemmeno l’ombra di un manifesto che rendesse noto alla cittadinanza le condizioni individuate nel regolamento per poter fruire delle riduzioni sulla Tarsu; non è stato distribuito ai calvizzanesi nessun opuscolo informativo; dulcis in fundo, della delibera o della parte più significativa non c’è alcuna traccia sul sito internet del Comune. Come fa, a questo punto, una persona normale a sapere se rientra nei casi previsti dal nuovo regolamento? Deve essere amico, parente o votante di qualche amministratore o di qualche politico? Deve stare nelle simpatie di qualche burocrate? E la povera gente dove la mettiamo? Intanto, i termini per poter presentare domanda sono scaduti il 20 gennaio scorso e, ora, chi poteva beneficiare delle agevolazioni, non deve far altro che sperare per il prossimo anno, sempre se glielo faranno sapere.
Di chi la colpa di questa grave omissione? Più degli amministratori o del funzionario dell’ufficio tributi? Certo che la disattenzione nei confronti delle difficoltà delle famiglie di Calvizzano, su molte delle quali la tassa NU grava in maniera insostenibile, è stata grave; e non vogliamo essere nemmeno sfiorati dal pensiero che l’omissione sarebbe stata voluta artatamente, per evitare minori entrate per l’Ente.
La cosa ancora più grave, comunque, è che, su una questione così importante, non si è fatta sentire né la voce dell’opposizione né quella dei partiti che, nel caso specifico, avrebbero dovuto sopperire alla mancanza amministrativa, provvedendo loro a una capillare pubblicizzazione.
Questo significa fare politica, cosa che dalle nostre parti, purtroppo, non esiste.
Adesso, a nostro avviso, andrebbero riaperti i termini (perlomeno per altri 30 giorni), per la presentazione delle istanze, dando, però, ampia pubblicità e il giusto risalto all’opportunità offerta alla città.

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