E gli erogatori di esche ratticide sono stati quasi tutti vandalizzati






Da qualche tempo in città sono comparse delle piccole scatolette verdi (più di cento), poste ai piedi dei pali che sorreggono insegne e segnali stradali. Questi cubotti hanno destato la curiosità di quanti li hanno visti, senza spiegarsi a cosa servissero. Si tratta di erogatori di esche ratticida, installate in base alla nuova ordinanza emessa dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, che ha cambiato le regole in materia di derattizzazione. Prima, le Asl competenti, periodicamente, buttavano i ratticidi in strada. Questa prassi è stata sostituita, perché costituiva un pericolo per gli altri animali (cani, gatti, uccelli), che potevano ingerire il veleno. Da qui la necessità di rivedere il processo di derattizzazione, con uno strumento che colpisse esclusivamente il bersaglio: l’unica apertura di questi contenitori è un buco posto alla sua base.
“Siamo la prima Asl che sta procedendo ad applicare l’ordinanza – commenta Armando Orlando, direttore del Dipartimento di Prevenzione dellAsl ex Napoli 2 – Il servizio è sicuramente migliore ma c’è bisogno del supporto dei Comuni interessati per comunicare alla cittadinanza questo nuovo sistema di derattizzazione e per prevenire atti di vandalismo, che già si stanno verificando”.
Infatti, la maggior parte di questi cubotti sono stati quasi tutti rotti o spostati dalla loro sede.
Intanto, il Comune non ha affisso alcun manifesto, per spiegare ai cittadini l’importanza di questi erogatori e la necessità di preservarli da eventuali atti vandalici. Manifesto a parte, questa è l’ennesima dimostrazione della grande inciviltà che regna dalle nostre parti.

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