Dedichiamo il palazzetto dello sport a Raffaella



Amava la danza. Una vita intera sui pattini a rotelle, a sognare e far sognare. E poi all’improvviso la fine, beffarda, stretta in un’auto, finita contro un camion. Ha il sapore della maledizione la scomparsa di Raffaella Paolone, 26 anni, di Calvizzano, già campionessa italiana di pattinaggio artistico su rotelle. Ha perso la vita la notte del 18 febbraio scorso, a seguito di un tragico incidente stradale. La ragazza stava tornando a casa, da sola, a bordo della propria auto: era stata ad una serata di danza, quando per cause da chiarire è finita contro un camion. Aveva appena imboccato la circumvallazione di Volla. Raffaella è morta sul colpo. Una ragazza che faceva sognare, per la sua bellezza e la grazia dei suoi movimenti, ha trovato la morte nella più atroce delle maniere. Stretta tra le lamiere, in una sorta di ultimo giro di giostra. Raffaella insegnava pattinaggio a rotelle, amava le danze caraibiche, era solare e generosa. La sua morte ha scioccato l’intera comunità di Calvizzano, dov’era molto nota proprio per i suoi successi artistici e sportivi. Era una campionessa: nel 2000 aveva vinto il titolo italiano di pattinaggio artistico su rotelle. Insegnava questa disciplina in diverse palestre di Napoli e provincia, ma il suo sogno era quello di poter un giorno allenare anche nella sua Calvizzano. Lo confessò al giornale l’attesa qualche anno fa: “Spero che il palazzetto dello sport, che sarà consegnato a breve alla città – ci disse -, possa essere adibito alla pratica del pattinaggio a rotelle, per evitare che tanti atleti del comprensorio emigrino per praticare questo sport che sta conquistando tanti nuovi appassionati”. Purtroppo il destino le ha sottratto la possibilità di veder realizzato il suo sogno. Chissà che non si possa fare lo stesso, oggi, dedicandole come ultimo trofeo quello spazio che sognava.

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