Nuovo strumento urbanistico approvato dall’ex triade commissariale, le osservazioni al Puc presentate dai tecnici che appoggiavano la lista “Calvizzano Riparte con Pirozzi Sindaco” per la maggior parte vertevano su problematiche legate alla viabilità
Ma ce n'è una importante sui sistemi perequativi: se fosse stata accolta, sarebbe migliorata la vivibilità in diverse zone del paese, compreso quella delle cooperative di via Moro. Ecco perché, a nostro avviso, l’attuale amministrazione avrebbe potuto programmare da queste parti almeno una piazza e un parcheggio
Premessa
In riferimento al PUC del Comune di Calvizzano, i
sottoscritti tecnici con residenza e/o studio professionale nel territorio del
Comune di Calvizzano, sollecitati e suffragati da numerosi cittadini,
presentano le seguenti osservazioni generali.
Consapevoli che la presente non riveste il carattere
di una canonica osservazione al Puc in formazione secondo lo schema previsto
dalle SS.LL ed essendo un gruppo di tecnici che da anni opera a Calvizzano ed
aspetta uno Strumento del Governo del Territorio efficace e moderno; vorremmo
partecipare, in maniera limpida e serena, ma nel contempo seria ed articolata,
alla composizione dello strumento di sviluppo che per i prossimi anni
accompagnerà la nostra vita sia professionale che da cittadini di Calvizzano.
Alcune proposte
1) “Nella
viabilità di progetto non si rileva nessuna connessione tra viabilità comprensoriale
e quella locale. Il Paese necessita di una reale integrazione alla
viabilità sovracomunale, che riesca anche parzialmente a connetterlo al sistema
dei paesi circondariali”.
2) Nella
viabilità di progetto non si evidenziano gli interventi di rimagliatura e riconnessione
della trama viaria esistente: connessione di via Eduardo De Filippo con via
Alveo Camaldoli; strada parallela alla via Mazzini e la parallela a Via Pietro
Nenni. Inoltre le rimagliature proposte non prevedono collegamenti alle
reti sovracomunali e appaiono di fatto poco funzionali (strada di progetto a
servizio del futuro Cimitero, e strada di progetto a servizio della zona
sportiva).
3) Quando
altri Comuni del Circondario viaggiavano verso obiettivi elevati, Calvizzano
trovava soddisfazione nello Sport, con il suo Campo Sportivo e la sua squadra
di pallone. Poi sfortuna ha voluto che anche questo finisse. Rimane nell’animo
dei calvizzanesi un impeto di rivalsa, e da sempre si è discusso della
realizzazione de “La Cittadella dello Sport. Non negateci la possibilità di
realizzarla! L’area a ridosso del Campo sportivo da destinare ad infrastrutture
per lo Sport va ampliata e va prevista la sua infrastrutturizzazione completa.
4) Calvizzano
risulta sostanzialmente privo di infrastrutture soprattutto secondarie per la
semplice ed atavica mancanza di fondi da investire. Non ha sul proprio
territorio attività produttive di grandi dimensioni; la edificazione spesso è
avvenuta in maniera spontanea e i proventi degli oneri concessori sono stati destinati
alla infrastruttura primaria delle zone interessate. Il ricorso alla Cassa
Depositi e Prestiti e la scarsa capacità di indebitamento hanno fatto il resto.
Il paese si aspettava azioni di vantaggio che avessero agevolato almeno l’acquisizione
di aree da destinare ad infrastrutture (ad esempio Sistemi perequativi
ed attuazione di comparti con cessione di aree al Comune).
Perequazione urbanistica: di cosa
si tratta?
La perequazione è una tecnica urbanistica
volta ad attribuire un valore edificatorio uniforme a tutte le proprietà che
possono concorrere alla trasformazione urbanistica di uno o più ambiti del
territorio comunale prescindendo dall'effettiva localizzazione della capacità
edificatoria sulle singole proprietà e dalla imposizione di vincoli di
inedificabilità apposti al fine di garantire all'amministrazione la
disponibilità di spazi da destinare ad opere collettive.
Il che reca con sé che i proprietari
partecipano in misura uguale alla distribuzione dei valori e degli oneri
correlati alla trasformazione urbanistica: si supera, in tal modo, la
discriminatorietà degli effetti propri della zonizzazione, si consente al
contempo, ed entro certi limiti, al comune di disporre gratuitamente di aree
pubbliche.
Il meccanismo perequativo nella sua
essenza di base è il seguente:
ciascun proprietario di un'area
edificabile - seppur titolare del diritto di costruire - non può sfruttare in
concreto il proprio diritto all'edificazione, e ciò in quanto l'area soggetta a
perequazione non raggiunge il limite minimo dell'indice di edificabilità
previsto; pertanto il proprietario sarà incentivato a procurarsi altrove la
differenza volumetrica al fine di poter esercitare in concreto il proprio
diritto all'edificazione.