Ha un gran talento la 19enne artista calvizzanese Margherita Izzo: il suo sogno è quello di realizzare una mostra dove esporre le proprie opere
Di Margherita Izzo ne abbiamo già
parlato a luglio 2018, quando fece parte del cast di artisti che
parteciparono al “Calvizzano Talent” (lo show inserito all’interno della
kermesse estiva "Villaggio di Dio"), ideato dalla scrittrice
calvizzanese trapiantata da molti anni a Brescia Lella Di Marino che lo
presentò insieme al parroco don Ciro
Margherita Izzo: memorizzatelo bene questo nome e questo cognome, perché della giovane artista calvizzanese in futuro ne sentiremo parlare più spesso. E’ brava, bella, e di una bontà rara. Ha 19 anni: è nata a Mugnano, ma vive a Calvizzano, in via Roma. E’ iscritta al secondo anno di Università e ha le idee chiare sul suo futuro: dopo la laurea triennale in Design e Comunicazione, intende continuare gli studi per conseguire quella magistrale e frequentare un master. Adora il disegno tradizionale e quello Manga, vorrebbe girare il mondo, il Giappone in particolare. Il suo sogno è quello di diventare una brava fumettista: si è cimentata anche nei ritratti e nella pittura. Il suo desiderio è trasmettere passione e vivacità alle persone che le stanno attorno.
L’appassiona particolarmente disegnare
occhi e il motivo è facilmente intuibile, come lei stessa
chiarisce: “spesso l'aspetto di una persona è ingannevole, lo
sguardo non lo è mai, proprio per questo sono convinta del fatto che gli occhi
siano lo specchio dell'anima. Mi sento una ragazza creativa e molto fortunata,
soprattutto perché, già nei primi anni di vita, ho dovuto superare molti
ostacoli. Sono nata con un'atresia delle vie biliari e ho subito un trapianto
di fegato, successivamente ho avuto un linfoma. Sono viva soprattutto per la
pazienza che hanno avuto i miei genitori, mia sorella e mio fratello che non mi
hanno mai lasciata sola. Ci tengo molto a dirlo – aggiunge – perché,
grazie a questi ostacoli che ho superato, mi sento molto più forte e tenace,
naturalmente sono consapevole del fatto che se ne presenteranno altri,
altrettanto difficili e apparentemente insormontabili magari, ma auguro alla
“me” di quel momento di avere la forza d'animo necessaria per affrontarli e
superarli”.
Le abbiamo chiesto di descriversi più
approfonditamente e lei non si è sottratta
Ho frequentato il Liceo Artistico statale di Napoli,
il S.S. Apostoli e adesso sono al secondo anno di Design e Comunicazione
all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli di Aversa. Spero di
laurearmi presto e di fare la magistrale di Prodotto Industriale e, successivamente, punto a conferire anche la Laurea in Architettura e Design per
la Moda.
Durante questo secondo anno, per l’esame di Industrial
Design, che tratta di design del prodotto, abbiamo partecipato ad un concorso
chiamato POT Design con tematica Contatto/Condivisione. Questo concorso, che si
tiene da qualche anno, coinvolge solamente le facoltà con indirizzo di Design
di tutta Italia e attua una collaborazione con i licei, per poter produrre
prodotti innovativi e mirati alla concretizzazione di una civiltà resiliente.
Queste collaborazioni, inoltre, hanno lo scopo di indirizzare gli studenti dei
licei a una scelta più pensata e consapevole del loro percorso di studi e in
quanto a noi studenti dell’università, ad avere punti credito aggiuntivi e
aiutarci a completare gli studi.
Questa pandemia ha dato e tolto qualcosa anche a me,
come a tutti. La voglia di disegnare e di concretizzare nuovi progetti era,
diciamo, sparita. Ultimamente sono riuscita a superare il blocco per la pittura
e ho iniziato a realizzare e a prendere commissioni per dei quadri che sono
tutt’ora in fase di sviluppo. Mi sono avvicinata moltissimo alla lettura, che
mi dà costantemente ispirazione per nuovi quadri. Adoro leggere, lo trovo
rilassante e molto istruttivo. Amo il genere Fantasy, i romanzi storici e
soprattutto quelli che trattano tematiche molto delicate, come lo sterminio
degli ebrei e il loro calvario, trovo che storie di questo tipo si debbano
approfondire, per non rifare più gli stessi errori. Amo testi che riguardano il
Giappone, dove in futuro spero di andarci, i classici e tanti altri generi;
spazio molto e non mi precludo nessuna lettura. Durante la quarantena, per non
perdere totalmente la mano, ho realizzato diversi disegni come: supereroi,
fiori e ritratti su commissione. Mi sono dilettata nella realizzazione di loghi
e a curare delle pagine su Instagram, tra cui la mia pagina di libri e quella
di disegno. Ho aperto un’altra pagina, dove, a breve, pubblicherò tutti i miei
lavori relativi al Design e alla Comunicazione.
Durante i periodi di zona gialla o comunque quando era
possibile, ho ripreso a frequentare dei corsi di tennis, che non praticavo più
dall’inizio del Liceo, e mi hanno chiesto di realizzare per loro dei loghi e
altri lavori di grafica che attuerò nel mese di luglio e spero di portarli a
termine.
Per la fine del mio percorso di studi, vorrei
realizzare una mostra dove poter esporre dei lavori incentrata su una tematica
molto particolare, ma che non posso ancora dire perché vorrei studiarmela
ancora in maniera approfondita. Ma punto di realizzare questo sogno di poter
fare una mostra. Se non sarà l’anno prossimo, punto all’anno successivo.
Ringrazio tantissimo Lella di Marino che mi ha
permesso di farmi conoscere e soprattutto Domenico Rosiello.
A maggio 2019, Margherita ha vinto il primo premio ad una mostra sulla donazione del sangue, organizzata dal Museo delle Arti Sanitarie
L'elaborato premiato
Ecco alcuni suoi recenti lavori