Marano. “Giù le mani dall’acqua pubblica”, la consigliera comunale di Sinistra Italiana Fanelli: “la strada da percorrere è quella di consorziarsi con ABC insieme ad altri Comuni a Nord di Napoli

 


ACQUA PUBBLICA: nel 2011 27 milioni di Italiani nel referendum sull' acqua confermarono che la gestione dell' acqua debba essere pubblica. I cittadini di Marano diedero un grande contributo all' esito referendario con una straordinaria partecipazione sin dal fase della raccolta firme. Come forza politica, insieme ai cittadini fummo promotori del movimento che nacque a Marano per la campagna referendaria. L'art. 4 dello Statuto Comunale sancisce che l' acqua è un bene essenziale inalienabile che non può essere sottoposto alla legge del mercato. Una delibera di consiglio comunale del 2010 sancisce che il Comune di Marano ritiene che la gestione dell' acqua debba essere pubblica. Noi crediamo che la strada da percorrere sia quelli che i Comuni a Nord di Napoli, si consorzino unendosi ad ABC . È una proposta che portiamo avanti dal 2012, oggi più che mai deve assumere forza con la costituzione degli Ato e alla luce della legge regionale. Insieme al Forum regionale dei movimenti per l' acqua pubblica stiamo approfondendo in queste ore tutti gli aspetti per promuovere prossime iniziative per scongiurare che l' amministrazione di Marano affidi la gestione ad una società consortile mista : ACQUEDOTTI SCPA il cui socio 49% è OTTOGAS. Conosciamo bene tutti i problemi che riguardano la gestione della risorsa idrica nel nostro territorio. Tariffe elevate a seguito di dispersione della rete idrica a causa di una rete fatiscente, grandissima evasione, allacci abusivi ma per noi la strada da seguire è: un consorzio tra i Comuni unendosi ad un' azienda di diritto pubblico.

 

Sinistra Italiana Marano circolo Articolo Tre, Stefania Fanelli consigliere comunale Sinistra Italiana

 

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