Dal libro del
giornalista scrittore Enzo Savanelli sulla storia e le tradizioni di Marano
In via Speranza si recava quasi tutta la Marano
popolare. Lì, infatti, c’era un mezzo monaco che interpretava i sogno “e dava i
numeri” a quanti pieni di “speranza” venivano da lui a richiederli in cambio di
qualche uova o di un pezzo di salame. Era giusto allora che diventasse “via
Speranza”.
Ma vi furono anche strade che non ebbero il tempo di
avere né un nome né fortuna. Come quella nei pressi della Starza, che passava a
fianco della proprietà Luca “La strada è di nocumento naturale poiché
serve per ricettacolo dei malviventi in tempo di notte ed è luogo di schifezze e
lordura” (21/06/1851) per cui si decise di eliminarla.