Grandi filosofi spiegati in modo semplice dallo scrittore Enzo Salatiello
Aristotele è una mente
universale. Questa frase non corre nessun pericolo di smentita. Allievo di
Platone, egli possedeva una vastissima conoscenza delle materie oggetto di
studio allora come ora: Astronomia, Medicina, Scienze naturali, quindi la
Filosofia. Fondatore di accademie, fu uno straniero in patria, perché nativo di
Stagira, città di una colonia greca; ecco che ci arriva come un sasso in pieno
viso il problema dello straniero che toccò anche il grande filosofo che non
potè mai comprare proprietà nella capitale e aspirare ad altri diritti
riservati solo ai nativi della grande citta-stato. Aristotele fu vittima del
nepotismo, alla morte di Platone, doveva ereditare la direzione dell’accademia
ma gli preferirono Speusippo, nipote di Platone. Per tre anni fu il precettore
di Alessandro il grande, contribuendo così alla formazione giuridica del grande
condottiero. Aristotele, forse toccato dalla spiacevole esperienza della sua
esclusione dall’accademia, in una delle scuole che diresse, lascerà per alcuni
giorni al mese, la stessa conduzione ai suoi allievi. Aristotele verso la
maturità fonderà presso un liceo di Atene la scuola peripatetica, cioè della
passeggiata, la lezione si teneva passeggiando lungo i portici a margine di
giardini, all’aperto, oggi ci sarebbe bisogno di una scuola così: si eviterebbe
il contagio ma scherzi a parte, passiamo alla sostanza del suo pensiero. Il
nucleo centrale del pensiero aristotelico è il “principio eterno e immutabile alla
base del funzionamento e dell’evouzione della natura”. Egli si sforzò di
sintetizzare i due concetti antitetici dell’essere e del divenire
in un ragionamento che prevede che “Tutto scorre” ma secondo leggi immutabili.
Secondo Aristotele la natura ricerca sempre e comunque una sua forma ideale e
quindi tutto è soggetto a evoluzione perfettibile. Si deve a lui il concetto “
atomistico” della materia. Egli era convinto che l’Universo fosse composto da
sfere (figura perfetta) dotato di un centro: la Terra, anch’essa sferica; immaginate
di quanti anni e intelligenza sono atrretrati i cosiddetti “terrapiattisti”
rispetto a un Aristotele! Elementi fondativi e compartimentati della ricerca
aristotelica sono: Metafisica, Fisica, Logica, Etica, Politica. Questo è un
vero e proprio sistema necessario per affrontare la tematica universale della
sua indagine sull’esistenza e sulle cose della natura. A suo modo la Teologia
(non quella cristiana) nascerà da una serie di ragionamenti che Aristotele
compie basandosi su studi del suo maestro Platone per poi giungere fino alla
formulazione del concetto etico e non religioso di “Anima”. Oggi il mondo moderno
non si rende nemmeno lontanamente conto di quanto sia fondativo il pensiero aristotelico
che, a ben dire, possiamo considerare il padre del pensiero occidentale seppure
antico e in parte superato in alcuni concetti come il geocentrismo. Resta
ancora oggi un maestro inarrivabile del pensiero! Un gigante.
Enzo Salatiello