“Fossa del Carmine”, il vallone deturpato: c'era una volta un canale naturale

 Marano, nel 1997 venne convocato un Consiglio comunale straordinario nel Vallone Fossa del Carmine, dove venne perpetrato un grave abuso edilizio. Bisognava dare una risposta a chi, incurante dei pericoli che potevano derivare per l’intera città, continuava a speculare e a devastare il territorio

 


9 novembre, 1997, ore 11.30, inizia la seduta del consiglio comunale straordinario convocato nel vallone Fossa del Carmine dove venne perpetrato il grave abuso edilizio con il quale venne inferto un altro colpo mortale al già precario equilibrio idrogeologico della Collina dei Camaldoli. Bisognava dare una risposta a chi, incurante dei pericoli che potevano derivare per l’intera città, continuava a speculare e a devastare il territorio. In discussione la delibera di giunta (la seconda della lunga era Bertini) che chiedeva l’intervento urgente del Genio Civile per rendere di nuovo pervio l’alveo, ostruito da settantamila metri cubi di terreno. Nel caso non fosse intervenuto il Genio, avrebbe provveduto lo stesso Comune, utilizzando 75milioni di vecchie lire disponibili in cassa per poi addebitarli a chi, dalle indagini in corso, sarebbe risultato l’autore dell’abuso. E’ passato più di un ventennio e si parla ancora di emergenza idrogeologica, di abusi edilizi, di saccheggio del territorio. 

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