Marano, Esproprio terreno Palazzo Giudice di Pace, esposto alla Corte dei Conti del sindaco e dell’assessore all’Avvocatura De Nigris contro ex amministratori per danno erariale e patrimoniale: ora il Comune è rimasto proprietario solo del 27% della struttura. Spariti gli atti?



Questione esproprio terreno dove ha sede il Palazzo del Giudice di Pace, il Tribunale di Napoli Nord ha condannato il Comune di Marano  al risarcimento danni di 225mila557 euro, più gli interessi legali codicistici, oltre alla perdita del 73% della proprietà dell'immobile. Si tratta di una vertenza  che va avanti dal 2017, anno di approvazione del progetto preliminare della palazzina  di piazza Josemaria Escrivà, destinata, in un primo momento, a ospitare il Centro per l’Impiego, attualmente adibita a Ufficio del Giudice di Pace. Così il sindaco Visconti e l’assessora all’Avvocatura Marinella De Nigris hanno presentato esposto alla Corte dei Conti contro ex amministratori e dirigenti tecnici dell’epoca per danno erariale e patrimoniale.
Evidenti e gravissime – è scritto nella delibera di indirizzo, approvata dalla giunta il 20 maggio scorso, che dà mandato all’assessore De Nigris per il deposito della denuncia – appaiono le irregolarità commesse dai precedenti amministratori e dirigenti tecnici del Comune, i quali ponevano in essere azioni ed omissioni che arrecavano danni economici e patrimoniali all’Ente pubblico. Essi, infatti, non completando la procedura espropriativa, ponendo in essere trattative complesse e mai concluse, non giungendo a una soluzione in tempo utile, determinavano,  con la sentenza del Tribunale di Napoli Nord del dott. Sinisi, la condanna del Comune di Marano al risarcimento danni, oltre alla perdita del 73% della proprietà dell’immobile e generavano un ulteriore procedimento pendente innanzi al Tribunale di Napoli Nord al fine di determinare l’indennità per l’occupazione dell’edificio adibito all’ufficio del Giudice di Pace”.
Insomma, da una cifra inizialmente deliberata e accantonata di 94mila euro per l’esproprio del terreno di proprietà dei sig.ri Cavallo, si è passati a una valutazione molto più onerosa. L’avvocato Cavallo, durante l’ultimo incontro avvenuto al Comune con l’assessore De Nigris e la dirigente dell’Ufficio tecnico, arch. Elena Mocerino, ha proposto un accordo nei seguenti termini: concessione in comodato gratuito per 5 anni, e pagamento per gli anni successivi di un canone di 5mila euro mensili.  Un altro aspetto grave della questione, come sottolineato nel deliberato, è che il fascicolo originale, contenente tutti gli atti relativi agli aspetti legali fino al 2018, non risulta essere reperibile presso l’Archivio dell’Ufficio Avvocatura e il fascicolo tecnico a oggi non risulta più rinvenibile.


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