Imu, in situazioni particolari (la pandemia lo è) i Comuni possono stabilire il differimento dei termini di versamento



Sull’acconto Imu del 16 giugno che vale circa 10 miliardi il governo si limita a cancellare la rata per alberghi e strutture turistiche solo quando proprietario e gestore coincidono. Valore della misura:203 milioni. E il resto? Tocca ai Comuni che possono spostare la rata anche se è fissata dalla legge. Perché la legge (comma 777 della manovra 2020) contempla anche l’ipotesi di proroghe locali “ in situazioni particolari”. E un blocco economico da pandemia lo è. Facile, no? Fino a un certo punto. Perché la norma dà ai regolamenti locali la possibilità di prevedere la proroga. Se il regolamento non lo prevede, può intervenire una delibera da approvare in Consiglio comunale. Altrimenti basta la giunta. Che si deve però rivolgersi al Consiglio se preferisce una disposizione temporanea di interessi e sanzioni. Ma il differimento – come riportato sul noto quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” deve fare i conti anche con le casse comunali, e non tutti i contribuenti hanno subito danni dalla situazione emergenziale. In questa situazione si ritiene possibile lasciare fissa la data del 16 giugno, e prevedere che comunque in caso di versamenti effettuati, ad esempio, entro il 30 settembre, non si applicherebbero sanzioni e interessi. Anche questa facoltà va esercitata con regolamento, e trova la sua legittimazione nel comma 755 della legge di bilancio 2020, che fa salva la facoltà di regolamentare “circostanze attenuanti o esimenti”.   

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