Marito e moglie calvizzanesi, per dirsi addio, si
sono affidati all’iter in municipio previsto dalla nuove norme (legge 162/2014).
Ma optare per la procedura all’anagrafe occorrono determinate condizioni.
“C’è bisogno – chiarisce Nello Abbate, responsabile
del Settore Demografico – che i coniugi abbiano raggiunto già preventivamente
un accordo, che non abbiano in famiglia figli minori, portatori di handicap
grave o economicamente non autonomi, oppure ne hanno ma sono nati da precedenti
matrimoni. Inoltre, non devono sottoscrivere patti di trasferimento
patrimoniale, come, ad esempio, un passaggio di proprietà”.
Per l’addio in Comune, la procedura è semplice e le
spese sono contenute. Non essendovi la necessità di assistenza legale,
bisognerà sborsare una somma non superiore ai 16 euro, a titolo di diritto
fisso spettante all’ente. Anche i tempi sono contenuti: occorrono 30 giorni,
decorsi i quali la coppia dovrà tornare innanzi al sindaco (se non lo farà
salta l’accordo) per confermare la decisione.
L’iter comunale è fattibile anche nell’ipotesi in
cui si stabilisca la corresponsione di un assegno di mantenimento.
Fonte vignetta: fornastasis.over blog.it