Omicidio Granata, la rivelazione del pentito di camorra Spagnuolo: “l’ex sindaco di Calvizzano ci fece recapitare 10mila euro”

Ieri sera, verso la fine della puntata di Servizio Pubblico, condotta da Michele Santoro, il giornalista Sergio Ruotolo ha intervistato il pentito di camorra Oreste Spagnuolo (braccio armato del boss dei casalesi Giuseppe Setola) che è entrato nel dettaglio dell’omicidio Granata (ammazzato perché si rifiutò di pagare il pizzo), padre dell’ex sindaco di Calvizzano Giuseppe Granata. Il collaboratore di giustizia ha dichiarato che l’ex sindaco il giorno dopo la morte del padre si preoccupò di inviare 10mila euro all’associazione camorristica, per avere il benestare ad aprire il lido. Al momento ci fermiamo qui, poiché si tratta di dichiarazioni da prendere con molta cautela che vanno, ovviamente, verificate e riscontrate. Immaginiamo che l’ex sindaco Granata farà valere sicuramente le sue ragioni in tutte le sedi opportune.
Ricordiamo che l’omicidio Granata, che avvenne l’11 luglio del 2008 presso il lido “La Fiorente” di Marina di Varcaturo, s’inserì nell’ambito delle diverse decine di delitti che si consumarono tra il 2008 e il 2009, nel corso della latitanza del killer Setola. Lo stesso Spagnuolo, sempre nell’intervista concessa a Ruotolo, lo ha definito “l’omicidio più inutile compiuto dal suo gruppo”.
Per l’omicidio Granata, i giudici, nel secondo grado di giudizio, confermarono l’ergastolo a Setola e Giovanni Letizia, mentre furo comminati 28 anni di carcere a Ferdinando Russo e 12 a Oreste Spagnuolo, oggi collaboratore di giustizia. Dall’ergastolo a 29 anni invece la pena per Carlo Di Raffaele. Assolto per non aver commesso il fatto Alessandro Cirillo, condannato all’ergastolo in primo grado.  Loran John Perham  dovrà scontare 18 anni e 8 mesi.   


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