A recuperare i crediti vantati dall’Ente in materia
di oneri concessori derivanti dai tre condoni edilizi, saranno gli avvocati
dello studio legale Rossi-Di Guida e l’avvocato Marco Capuano. L’amministrazione
si era decisa a incamerare i soldi dei costi di costruzione relativi alle circa
900 pratiche di condono edilizio che ancora giacciono all’ufficio tecnico, per
cui aveva indetto una manifestazione d’interesse (avviso pubblico approvato
l’11 marzo 2015) per la ricerca di un consulente esterno. Al Comune sono
arrivate solo due istanze: una protocollata il 19 marzo e l’altra il 20 marzo,
ultimo giorno utile previsto dal bando. Il
sindaco, stando agli atti, ha ritenuto opportuno conferire l’incarico ad
entrambi gli studi legali, perché, evidentemente, i curriculum presentati rispondono
alle caratteristiche richieste. Gli avvocati Rossi-Di Guida, legali di fiducia
di quest’amministrazione, hanno lo studio a Calvizzano alla via Calamandrei, 27
e negli ultimi due anni hanno già difeso l’ente in diverse vertenze: quella
relativa allo scioglimento della convenzione con il Consorzio Intercomunale per
i servizi socio-sanitari (CISS); ricorso De Rosa dinanzi alla Commissione
tributaria di Napoli; ricorso contro decreto ingiuntivo Grafiche Gaspari;
risoluzione extragiudiziale riguardante il rilascio degli immobili concessi in
comodato d’uso all’Asl; insidie stradali, causa intentata dalla LRS Trasporti,
la ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani e dello
spazzamento; controversia Istituto Polo per recupero somme indebitamente
trattenute, a copertura degli importi anticipati dall’amministrazione comunale
per i pasti consumati nella mensa scolastica dal personale amministrativo e
docente. Per quanto concerne l’avvocato Marco Capuano, con studio a Napoli in
viale delle Mimose 1, dai documenti in nostro possesso ci risulta che, negli
ultimi due anni, non abbia mai lavorato per il Comune di Calvizzano.
Le competenze professionali dei legali incaricati
sono pari al 6% dell’importo riscosso da ogni singolo contribuente.
Raccolte circa duemila quattrocento
domande relative ai tre condoni
Le domande raccolte in questi anni sono state circa duemila e
quattrocento; 2087 riguardano i due condoni del 1985 (1004 domande) e del
1994 (1083); 245, invece, le domande dell’ultimo condono, quello del 2003.
Stando ai dati in nostro possesso (risalenti al 2008), per quanto riguarda il
condono ’85 furono evase circa 700 pratiche, mentre per quello del ’94 intorno
alle 750 pratiche. Nessuna fascicolo del 2003 risultò evaso. Siccome in questi
anni, da quello che ci risulta, sarebbero stati in pochi ad aver regolarizzato
la loro posizione, rimarrebbero ancora più di 900 fascicoli pendenti per
i quali si stimerebbe un introito nelle casse del Comune intorno ai
5milioni di euro. Alcuni cittadini che hanno costruito
abusivamente interi palazzi, oltre agli oneri concessori, dovrebbero versare
interessi (maturati in base al ritardato pagamento) che si aggirerebbero
intorno ai 50-60mila euro, come
ci hanno riferito al Comune.
Il condono del condono varato dall’amministrazione Pirozzi fu un flop
Nel 2007, ai tempi di Pirozzi sindaco, fu varato il condono del condono
edilizio. Una sorta di sanatoria per coloro che dovevano ancora versare nelle
casse del Comune gli oneri concessori dei condoni edilizi 47/85 e 724/94. La
sanatoria fu lanciata dal Governo dell’epoca e non riguardava il condono del
2003. A Calvizzano, coloro che aderivano ottenevano risparmi del 40% sulla
somma da versare. Nonostante la fitta pubblicità televisiva e una proroga,
quello che fu definito “il condono del condono” si rivelò un autentico flop,
poiché all’ufficio tecnico arrivarono poco più di sessanta domande.
Per fortuna l’abusivismo edilizio si è quasi azzerato
Stando alle domande di condono pervenute al Comune, i non abusivi a
Calvizzano rappresentano un’eccezione. Sui numeri, infatti, non si può non fare
qualche riflessione: 2.400 domande corrispondono ad altrettanti abusi edilizi,
il che significa che tutte le amministrazioni che si sono succedute dal 1985
alla metà degli anni duemila, hanno fatto ben poco per fronteggiare il fenomeno
dell’abusivismo edilizio. Fenomeno che, grazie all’occhio vigile dei carabinieri
e dei Poliziotti municipali (recentemente hanno scoperto un capannone abusivo
lungo la sponda dell’Alveo Camaldoli) oggi si è quasi azzerato.