Ricorsi contro Wind, finora spesi  circa 6mila700 euro

Per i due ricorsi contro la Wind Telecomunicazioni, sulla questione del ripetitore di telefonia mobile di via Scarlatti, finora sono stati impegnati 9mila697,60 euro e spesi circa 6mila 700 euro.  Partiamo dal ricorso al Tar che ha visto soccombere il nostro Comune. Recentemente sono stati liquidati 3.187, 60 euro, come stabilito dalla sentenza, all’avvocato Giuseppe Sartorio, difensore della Wind, a titolo di spese processuali (2mila euro) oltre “accessori come per legge” (così è scritto nell’atto del caposettore Margherita Mauriello). Qualche mese fa, invece, fu liquidata la fattura di 2.500 euro, per competenze attività professionale prestata dall’avv. Rosa Lauro Di Maro (incaricata dal Comune con decreto sindacale del 25-02-2014) nella vertenza al Tar Comune-Wind Telecomunicazioni.
Dopo aver perso al Tar, il Comune ha prodotto ricorso al Consiglio di Stato contro Wind,  conferendo l’incarico, all’avvocato Dario Cuomo, al quale è stato liquidato un acconto di mille euro (prelevati dai 4mila impegnati) per le spese di giudizio.


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