Sono 15 i punti in discussione al prossimo Consiglio
comunale, convocato per lunedì 30 marzo alle ore 19.00. Stando alla scaletta,
il primo argomento in trattazione dovrebbe essere quello relativo alla mozione
d’indirizzo sui vigili urbani, presentata dai quattro consiglieri di minoranza
il 25 febbraio scorso.
Giacomo Pirozzi, Angela De Vito, Biagio Sequino e
Michele D’Ambra chiedono il ripristino della piena operatività dei vigili
urbani, che, da alcuni mesi, su direttiva
del sindaco, stanno lavorando solo di mattina dal venerdì al sabato. Gli
ultimi indirizzi amministrativi prevedono che i poliziotti municipali debbano
prestare servizio su due turni: dalle 8.00
alle 14.00 e dalle 15.00 alle 21.00,
sempre dal venerdì al sabato. Con questo escamotage i vigili urbani non
percepirebbero più la cosiddetta indennità di turno, in virtù dell’orario
spezzato (non continuativo).
Il terzo punto all’ordine del giorno prevede la presa
d’atto della sentenza della Corte dei Conti arrivata al protocollo del Comune
il 19 febbraio 2015 e ancora non pubblicata sul sito istituzionale: neanche i
consiglieri di minoranza, nel momento in cui scriviamo, avrebbero ancora
ricevuto la copia della pronuncia della Magistratura contabile. Cose che solo
in questo Comune si verificano e nessuno si
oppone, tranne il consigliere di minoranza Sequino che, sulla questione
documentazione, ha scritto più volte al Prefetto, ma, nonostante tutto, al
Comune continuerebbero a nicchiare. Praticamente la ritardata consegna dei
documenti pare sia diventata una peculiarità di questo Comune. Perfino per gli
atti relativi agli argomenti iscritti all’ordine del giorno dell’assise
cittadina, secondo una modifica che s’intende apportare all’art. 17 del
regolamento interno del Consiglio comunale, i consiglieri potranno prenderne
visione 48 ore prima del giorno fissato per il Consiglio. Allo stato attuale,
invece, la visione degli atti è consentita
fin dallo stesso giorno in cui viene convocato il Consiglio comunale. Insomma,
invece di andare avanti nel segno della trasparenza, si va sempre più indietro.
Al quarto punto, c’è la presa d’atto dell’accordo
transattivo con Acqua Campania, l’ente che
fa capo alla Regione, con il quale il nostro Comune avrebbe un debito di circa 10milioni di euro. Acqua Campania, a
giugno 94, notificò al nostro Ente un
decreto ingiuntivo al quale il Comune si oppose, affidando la difesa
all’avvocato Domenico Balsamo.
Quinto punto, la presa d’atto dell’accordo
transattivo tra il Comune di Calvizzano e il Consorzio cimiteriale Mugnano-Calvizzano. Somma transatta: 1milione250mila851,10 euro. Sarà pagata nel seguente modo: 922mila euro alla sottoscrizione
dell’accordo; la quota residua in 8 rate annuali di 41mila106,387 euro cadauna, da corrispondere entro il 31 dicembre
di ogni anno a partire dal 2015.
Gli altri punti in discussione sono l’intitolazione
della sala consiliare al compianto assessore Cristofaro Agliata; alcune
modifiche e integrazioni al regolamento generale delle entrate comunali,
approvato con delibera di Consiglio comunale del 27 marzo del 2000, quando era
ancora sindaco Salatiello; l’approvazione sia de regolamento della Tosap (tassa
occupazione spazi e aree pubbliche) che del regolamento dell’imposta sulla
pubblicità e sui diritti per le pubbliche affissioni.
Proprio ieri, il presidente del Consiglio comunale,
Antonio Mauriello, ha provveduto a integrare l’ordine del giorno con altri
cinque punti. Si discuterà, dunque, anche degli oneri di urbanizzazione, del
piano finanziario 2015 del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti
e di alcune modifiche da apportare al regolamento sul Servizio civico comunale,
a quello sui lavori, forniture e servizi in economia, e a quello idrico.